“Mi occupo di cose serie e temo che il dibattito viri verso una raffica di veleni e di delegittimazione dell’avversario che dimostrano quanto debole sia diventata negli ultimi anni la politica in Italia. Non c’è bisogno di delegittimare gli altri, qualcuno deve anche rassegnarsi, la politica è come l’Appennino, ci sono salite e anche discese”. Nello Musumeci a margine dell’evento Fratelli d’Italia in partita a Pescara prova a lanciare la palla nel campo degli avversari quando viene interrogato sulle parole del generale Vannacci il quale, tra l’altro, ha affermato di volere classi differenziate per i disabili. Incalzato, il ministro della Protezione civile poi prosegue: “Ho detto che le mie idee e la mia prospettiva di vita, il mio orizzonte politico e culturale sono diversi da quello generale, chiedetelo poi agli elettori. Credo che la selezione della classe dirigente sia una responsabilità che spetta ai leader di una forza politica. È chiaro che a volte i candidati sono come i meloni, ha detto Renato Carosone ma abbiamo avuto il miglior melone che avremmo potuto avere. Carosone diceva che possono uscire bianchi e possono uscire anche rossi, per usare una metafora agricola”.
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