“Sì, lo confesso! Orgoglioso di aver combattuto nella lotta per la casa” – .

“Sì, lo confesso! Orgoglioso di aver combattuto nella lotta per la casa” – .
“Sì, lo confesso! Orgoglioso di aver combattuto nella lotta per la casa” – .

“Sì, lo confesso! Sono stata una militante del movimento per la casa che negli anni si è battuto sul tema del diritto alla casa, a Milano e in tutta Italia”. Lo scrive sui social Ilaria Salis, neoeletta al Parlamento europeo con Avs. Nel lungo post pubblicato su Instagram, la donna si dice orgogliosa “di aver fatto parte di questo movimento e di continuare a sostenerlo”. Poi spiega la vertenza con Aler.

“Voglio anche chiarire la mia situazione. Come ampiamente pubblicizzato dai media di destra, Aler pretende da me un accredito di 90mila euro a titolo di ‘risarcimento’ per la presunta occupazione di una casa in via Giosuè Borsi a Milano, basandosi esclusivamente sul fatto che nel 2008 fui trovato al suo interno. Sebbene – prosegue Salis – nei successivi sedici anni non siano mai stati effettuati ulteriori controlli per verificare la mia permanenza, né siano stati avviati procedimenti civili o penali nei miei confronti in relazione a quella casa, Aler rende conto di questo accredito e non ha remore a renderlo pubblico tramite la stampa il giorno prima delle elezioni”.

Secondo l’eurodeputata “un gran numero di persone e famiglie, spesso prive dei mezzi necessari per reagire in modo adeguato, sono tormentate da richieste infondate di questo tipo. I crediti totali contabilizzati dall’Aler ammontano infatti a oltre 176 milioni di euro! La pratica di richiedere agli inquilini ‘indennità di occupazione’ esorbitanti, basate su presupposti a dir poco incerti, è una strategia utilizzata sistematicamente per spaventare gli occupanti e tentare di fare cassa”, ha concluso la donna.

 
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