Ecstasy, sequestrate a Milano Malpensa sei tonnellate di ingredienti chimici – .

Ecstasy, sequestrate a Milano Malpensa sei tonnellate di ingredienti chimici – .
Ecstasy, sequestrate a Milano Malpensa sei tonnellate di ingredienti chimici – .

Oltre sei tonnellate (6.300 chili) di “ingredienti” chimici per raffinare l’ecstasy sono stati intercettati e bloccati a Malpensa dalla Guardia di Finanza di Varese. È il risultato di un’operazione volta a contrastare il traffico internazionale di stupefacenti da cui avrebbero potuto essere ricavate oltre 63 milioni di pasticche di MDMA: un numero idoneo a inondare il mercato europeo delle droghe sintetiche, con profitti illeciti stimati in oltre 630 milioni di euro.

L’operazione

Le spedizioni, giunte alla Cargo City dell’aeroporto di Malpensa, sono state intercettate dalla Guardia di Finanza del Gruppo Malpensa che, impegnata ad analizzare le migliaia di spedizioni in transito ogni giorno, ha individuato le confezioni perfettamente sigillate, degne di una produzione di tipo “industriale”. Il contenuto di tali confezioni ha destato i sospetti della Guardia di Finanza: granelli di polvere bianca e scaglie giallastre non apparivano coerenti con quanto dichiarato al momento dell’importazione. La Guardia di Finanza ha quindi proceduto, in primo luogo, all’identificazione qualitativa del materiale per confermare la dichiarazione doganale della società produttrice che aveva classificato il prodotto come “Polyester Poweder Coating”, utilizzato per la verniciatura a polvere di poliestere. Da lì, le analisi, condotte sempre dall’Istituto di ricerca Ispra (JRC), data la difficoltà di identificazione della natura della composizione chimica della sostanza, che hanno accertato il contenuto di 1.063 kg di piperonil metil chetone (PMK), un precursore chimico utilizzato per la produzione di sostanze stupefacenti tipo MDMA e inserito nella Convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di stupefacenti e sostanze psicotrope. Il carico, inizialmente destinato a una società con sede legale a Milano e sede operativa a Caronno Pertusella nel basso varesotto e successivamente a un recapito olandese, a seguito di un accordo con il Magistrato delle indagini della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio e sentito il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (SCIP), è stato oggetto di ‘monitoraggio transfrontaliero’, con la collaborazione della polizia olandese.

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Indagini in Olanda

La cooperazione internazionale con Eurojust ha consentito di avviare ulteriori indagini nei Paesi Bassi, che hanno portato all’individuazione di un sito di stoccaggio di droga, in cui sono state rinvenute 38 scatole di Pmk; 5 kg di Pmk; 28 kg di ketamina; 40 kg di metilammina (utilizzata per produrre MDMA). A seguito di ulteriori indagini, sono stati sequestrati altri 150 kg di Pmk; 3 kg di pillole di MDMA; 4 kg di ketamina; 40 kg di marijuana e ulteriori quantità minori di altre sostanze stupefacenti. Le indagini della polizia giudiziaria sul territorio olandese hanno portato all’arresto di due cittadini cinesi. Contemporaneamente, la Guardia di Finanza di Varese ha individuato una seconda spedizione contenente 2.124 kg di Bmk, anch’esso un precursore dell’amfetamina e della metanfetamina, due delle droghe più diffuse prodotte illegalmente nell’Unione. Sempre coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, i finanzieri hanno ricevuto il via libera dalla Procura della Repubblica per procedere con le speciali operazioni di ‘consegna controllata’, ed effettuare, in flagranza di reato, fermi, arresti e sequestri anche al di fuori dell’area aeroportuale al fine di identificare l’effettivo destinatario della spedizione, nonché di acquisire ulteriori prove e identificare tutti i soggetti coinvolti nell’illecita importazione. Nel corso di queste operazioni, svolte nei magazzini dell’importatore a Caronno Pertusella (Varese), sono stati rinvenuti e sequestrati altri 4.213 kg di Pmk. L’uso esclusivamente illecito di Pmk e Bmk è certificato, oltre che dalle analisi di laboratorio, anche dal Rapporto Analitico JRC Nmr ed è stata inoltre diramata un’allerta europea per queste tipologie di precursori di droghe poiché, partendo da 1 kg di prodotto, è possibile produrre 10.000 pasticche di MDMA, che sul mercato illecito vengono vendute a circa 10 euro l’una. Con la sostanza tipo Pmk e Bmk sequestrata solo sul suolo italiano, ovvero 6.337 kg, si sarebbero potute produrre oltre 63 milioni di pasticche di MDMA: un numero idoneo a inondare il mercato europeo, generando profitti illeciti stimati in 630 milioni di euro. A seguito della conclusione delle indagini, oltre ai due cinesi arrestati e residenti in Olanda, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato al legale rappresentante della società milanese che ha importato le spedizioni in Italia: a lui viene contestato di aver supervisionato personalmente tutte le operazioni di importazione dei precursori, che avrebbe poi rivenduto in Olanda.

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