La causa dell’eredità di Gianni Agnelli continua senza sosta, con una notizia che fa sorridere Lapo, John e Ginevra Elkann e assesta un duro colpo a Margherita Agnelli, madre dei tre. Come riporta Milano Finanza, questa linea giudiziaria riguarda le modalità di iscrizione dei soci di Dicembre – posseduti al 60% da John e per il resto diviso a metà tra gli altri due fratelli – nel registro delle imprese. “Da quasi vent’anni quella società creata nel 1984 che custodisce il tesoro della dinastia Agnelli-Elkann è rimasta avvolta nel mistero, senza statuto, segreto sui proprietari e sulle loro azioni, senza bilancio”, spiega il quotidiano economico, che ripercorre le fasi della battaglia legale.
“La questione formale è che i documenti comprovanti la titolarità dell’iscrizione depositati presso la Camera di Commercio non sono stati presentati in originale o con copia conforme all’originale, il notaio ha certificato che sono ‘conformi al documento esibito’”, il nocciolo della controversia, con il tribunale del registro di Torino che però il 26 aprile si è pronunciato a favore dei tre Elkann. Il giudice della Cancelleria, Enrico Astuni, ha spiegato tutto: “Il controllo del cancelliere non viene del tutto eliminato ma ricondotto al solo controllo formale, essendo, invece, il controllo di qualificazione e di legittimità già necessariamente effettuato dal notaio incaricato o da chi autenticato la scrittura privata”. Ma rimangono alcuni problemi. Quali sono le conseguenze di questo intreccio?
Che, precisa MF, “i tre Elkann sono gli unici eredi di Marella e Margherita non è socia di Dicembre”. Il fronte Margherita Agnelli è pronto a ricorrere in appello e a chiamare in causa anche il notaio legato alla vicenda, mentre i tre fratelli Elkann si mostrano soddisfatti per quanto deciso dal giudice.
