Mindfulness e terapia zen, le nuove cure per l’acufene – Medicina – .

Mindfulness e terapia zen, le nuove cure per l’acufene – Medicina – .
Mindfulness e terapia zen, le nuove cure per l’acufene – Medicina – .

Oltre il 70% delle persone affette da perdita uditiva convive con un certo grado di acufene o acufene. Si tratta di un sintomo e non di una malattia specifica che può però influenzare significativamente la qualità della vita a causa della percezione di ronzii, sibili o fischi, spesso causati da stress e stanchezza, otiti, invecchiamento. Un disturbo che va affrontato in modo olistico con il contributo di professionisti della terapia della sordità, compresa la terapia audioprotesica, ma anche di esperti di neuropsicologia, geriatria, gnatologia ed educazione ritmico-musicale. Ne parleremo sabato 15 al primo Wsa Summit, all’Hotel NH Veneto di Roma. L’evento, organizzato da Anthea Group e sostenuto da Widex Italia, Sivantos e Acufenia, ha l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza sulla complessità del sintomo, incoraggiare la collaborazione tra specialisti di diverse discipline e presentare le ultime ricerche nel campo della diagnosi e cura dell’acufene , innescato da varie cause.

“L’acufene, o acufene, momento dispercettivo del nostro sistema uditivo, secondo la Classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati (ICD 10, 1990) è una patologia di competenza otorinolaringoiatrica – spiega Aldo Messina, direttore scientifico del congresso e specialista in audiologia presso la “Regina Margherita” di Palermo – Ma oggi, per intesa comune, più che una malattia è considerata un sintomo, tanto che appare riduttivo delegarne l’inquadramento diagnostico, terapeutico-riabilitativo e prognostico ad un unico specialista ”. Spesso legato all’esposizione a suoni forti, che possono danneggiare le delicate cellule sensoriali dell’orecchio interno, l’acufene può anche essere associato a un eccesso di cerume, all’ipertensione e a disturbi che colpiscono i nervi sensoriali. Abitudini come fumare, consumare alcol o caffeina, nonché assumere quantità eccessive di acido acetilsalicilico o antibiotici possono poi aggravare il problema. Tra gli approcci innovativi che verranno presentati al congresso, programmi di self-compassion mindfluency, stimolazione sonora e Widex Zen Therapy (WZT), il trattamento basato su counseling, amplificazione, strategie di rilassamento e toni frattali, per aiutare a correggere pensieri e comportamenti disadattivi legati all’acufene, un sollievo dall’ansia e dallo stress.

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