Oggi faremo un viaggio nello spazio e nel tempo. Più o meno duemila anni fa incontreremo un uomo con in mano una brocca d’acqua e lo seguiremo. Oh, se solo sapessimo cosa accadrebbe all’acqua in quella brocca!
A Gerusalemme tutti sono impegnati nei preparativi per la grande celebrazione della Pasqua. L’uomo che andò ad attingere acqua al pozzo, secondo una leggenda, è il padre dell’evangelista Marco, ed è il proprietario dell’edificio in cui si trova il Cenacolo.
Proviamo a chiudere gli occhi, allontanare ogni pensiero e immergerci in quest’atmosfera che ci porta proprio al centro di una delle pagine più importanti del Vangelo e proprio all’interno della grande aula dove, per la prima volta, Gesù celebrò la Eucaristia:
Lo vedi? I muri in pietra sono ricoperti fino a metà altezza da stuoie e tappeti. Molte lampade pendono dal soffitto. Al centro della stanza c’è il focolare dove si cuociono i pani azzimi e si arrostisce l’agnello pasquale. Qui vediamo la tavola, che privilegio! Che emozione! Tutti gli apostoli sono seduti attorno ad una tovaglia drappeggiata bianca. Al centro c’è Gesù. Splendido, in veste bianca. Ma cosa fai adesso?! Guarda, Gesù si alza: “Mise da parte i suoi vestiti, prese un asciugamano e se lo legò intorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio nel quale si era avvolto.(vv. 4-5). […] Continua a leggere qui.
Per gentile concessione di Alessandro Ginotta
Fonte: La Buona Parola, blog di Alessandro Ginotta https://www.labuonaparola.it/
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