Fame e sete, ma di cosa? Il dialogo che Gesù ha avviato con la folla, che lo seguiva dopo il segno dei pani e dei pesci, giunge finalmente al nocciolo della questione: cosa soddisfa e placa veramente la sete di vita? Certo, c’erano del pane e dell’acqua necessari per il viaggio attraverso il deserto fino alla terra promessa, per mantenersi in vita, ma quello era un dono momentaneo. Ora, in Gesù, il dono è definitivo e totale.
Il Padre dona il pane che è la vita del mondo. Ovviamente questa affermazione fa sì che la folla voglia quel tipo di pane. Ecco allora il grande annuncio di Gesù: “Io sono il pane della vita”. Della vita reale.
Chi si sazia di lui non avrà più fame né sete. Gesù è il dono totale, definitivo del Padre. In Lui troviamo finalmente ciò che ci permette di vivere in pienezza il nostro rapporto con il Padre. Raggiungere Lui significa scoprire finalmente chi può dare pienezza ai desideri più profondi di vita, di comunione, di scoperta di un Dio che si dona e che è dono per il mondo intero, di un Dio che proprio nel pane eucaristico si pone nella mani dell’uomo per trasformarlo.
Un Dio così può anche scandalizzare, ma è l’unico modo per dire all’umanità che il suo amore è totale, che la sua vicinanza è totale, che il rapporto con essa non può mai venir meno.
Lino Dan SJ
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Fonte: Alzati e cammina – il Vangelo quotidiano con commento
