“L’Inter è la più forte da 4 anni, ha vinto solo due scudetti” – .

“L’Inter è la più forte da 4 anni, ha vinto solo due scudetti” – .
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Il tecnico rossonero presenta il big match con la Juventus: “Sono stati 10 giorni delicati. Stiamo soffrendo ma dobbiamo rialzarci”

Reduce dall’eliminazione in Europa League e dalla sconfitta nel derby che ha regalato all’Inter la seconda stella, il Milan cerca il riscatto immediato contro la Juventus per provare a conquistare il secondo posto. “Il focus è il secondo posto, dobbiamo vincere ancora. Sono stati 10 giorni delicati – ha spiegato Stefano Pioli in conferenza – Soffriamo per questa situazione, ma noi abbiamo il dovere di avere le spalle larghe, rialzarci e poi mettere in campo le nostre migliori prestazioni possibili”. Poi uno frecciata all’Inter: “Da 4 anni sono i più forti e hanno vinto solo due scudetti“. Su Leao: “Farà il capitano con la Juve”.

IL CONFERIMENTO PIOLI
Juve-Milan per noi è sempre un focus importante.

“Deve essere così, visti i risultati negativi di Europa League e derby. Il focus è il secondo posto, dobbiamo vincere ancora. Sono stati 10 giorni delicati”.

Com’è l’umore della squadra?
“Non possiamo fermarci a questi risultati negativi, dobbiamo avere voglia di riscatto. Naturalmente dobbiamo avere l’orgoglio e la forza di restare uniti per vincere le restanti partite da qui alla fine del campionato. Siamo professionisti, siamo attaccati a ciò che facciamo. Soffriamo questa situazione, ma abbiamo il dovere di avere le spalle larghe, rialzarci e poi mettere in campo la nostra migliore prestazione possibile”.

Cosa sarà il Milan dal punto di vista emotivo?
“Dovremo lottare, dovremo dare il massimo come se fosse l’ultima partita. È così che dobbiamo pensare. Dobbiamo lottare su ogni pallone, dobbiamo essere concentrati, dobbiamo superare un avversario che sta facendo bene ma noi vogliamo difendere il secondo posto”.

Pensi che i giocatori e la squadra abbiano dato tutto?
“Abbiamo dato tutto, ma sicuramente non sempre siamo riusciti a mettere in gioco le nostre migliori qualità. L’Inter è da 4 anni la squadra più forte del campionato e ha vinto solo due scudetti. Non siamo mai stati la squadra più forte del campionato. Abbiamo provato a lottare per le prime posizioni, a volte ci siamo riusciti, a volte meno. Abbiamo dato tutto mentalmente ma non sempre siamo riusciti ad alzare il nostro livello di gioco”.

È difficile dare un senso a questi ultimi 5 giorni?
“No, no, perché difficile? Mancano cinque partite, abbiamo tanti punti a disposizione, dobbiamo dimostrare chi siamo e che siamo il Milan. Vogliamo uscire da questi 10 giorni difficili mettendo in campo le nostre migliori qualità”.

Sono stati questi i 10 giorni più difficili da quando alleni il Milan?
“In questi quasi 5 anni non c’è stata via di mezzo. O momenti molto positivi o momenti molto negativi. Non so dirvi se sia il più negativo, ma è il più vicino e quindi anche il più doloroso. Se potessi cambiare il risultato darei tutto quello che ho per cambiare i derby, ma non si può più fare. Io per primo devo avere le spalle larghe, capire che fa parte del gioco ed è parte del mio lavoro. Dobbiamo dimostrare chi siamo fino alla fine”.

Leao sarà capitano domani?
“Leao sarà il capitano, lo sta vivendo come tutti noi. È stato doloroso perdere il derby e vedere festeggiare i nostri rivali. Dobbiamo solo reagire con le prossime partite”.

Una stagione sulle montagne russe. C’è stata una mancanza di equilibrio?
“Aspettiamo la fine del campionato, poi ognuno farà le proprie valutazioni. C’è qualcosa di positivo e sicuramente qualcosa di negativo”.

Qual è la cosa che ti ha portato a questo stato d’animo, oltre all’ultima partita?
“L’uscita dall’Europa League e quel mese in cui ci siamo staccati dall’Inter. L’Inter è più forte, più continua, solida e lì non siamo riusciti a mantenere quel livello, ma non siamo gli unici a non mantenere il livello della nostra Inter”.

Il ruolo di Ibra. Cosa ti ha detto?
“Zlatan era qui ieri e l’altro ieri. Lui è sempre vicino a noi. Cerca di darci fiducia e sostegno per superare un momento delicato. Vinciamo insieme, abbiamo gioito insieme e siamo tristi insieme. Insieme cerchiamo di superare i momenti difficili”.

Perché non sei venuto alla conferenza lunedì?
“Non volevo non tenere la conferenza, ma è stata una scelta dell’azienda. Mi sono sempre assunto le mie responsabilità, altrimenti sarei rimasto in silenzio fino alla fine della stagione”.

Qual era la tua priorità prima del derby?
“La priorità era cercare di essere compatti in fase difensiva, quindi le scelte si sono orientate lì. Il piano ha funzionato fino a un certo punto, poi quando subisci un gol su calcio d’angolo li metti nelle condizioni di fare bene quello che sanno fare bene”.

Cosa manca a Okafor e Chukwueze per essere titolari?
“Okafor e Chukwueze stanno bene, poi tocca a me fare le scelte”.

Ibra e Theo sono figure da cui ripartire? Theo è pronto per essere un super leader?
Saranno scelte che dovrà fare il club. Non ho dubbi sul carisma, sulle qualità tecniche e umane di Zlatan. Non devo essere il suo sponsor. Queste non sono cose che posso decidere io, sono cose che verranno decise al di sopra di me. Non so che ruolo avrà Zlatan, ma Zlatan ama il Milan e vuole il bene del Milan. Prenderà le decisioni migliori per i suoi compiti e le sue idee. Per quanto riguarda Theo è un giocatore molto forte e può essere un giocatore importante per il futuro del Milan”.

 
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