L’analisi di Fcinter1908.it all’indomani della sconfitta contro il Sassuolo che ha suscitato l’ennesima incredibile critica nei confronti dei nerazzurri
I sei punti concessi dalla squadra campione d’Italia alla squadra che rischia la retrocessione dalla penultima posizione sono probabilmente un record. Questo è vero. Ma l’Inter cade ancora contro il Sassuolo, dopo l’1-2 dell’andata al Meazza, non può far male, né fare rumore. L’entusiasmo dei nerazzurri per quanto realizzato finora, infatti, non va minimamente sminuito. Perché lo scudetto, ricordiamo anche al tifoso più esigente e critico, è sempre al suo posto.
Questo nonostante il tribunale sociale (e non solo) abbia partorito l’ennesima sentenza choc dopo il fischio finale di Mapei. L’Inter, già oggetto di critiche di ogni tipo in questa stagione, è stata addirittura accusata da alcuni di aver falsato la lotta per la sopravvivenza. Per salvaguardarlo non è chiaro che tipo di rapporto possa avere con un club che, più che giustamente, ogni anno svende a caro prezzo i suoi gioielli senza fare sconti a nessuno. La capacità di certi individui di trovare sempre il modo di rigenerare il proprio odio verso i colori nerazzurri continua a sorprenderci. Evidentemente l’unico modo per sopperire alla mancanza di stimoli ed emozioni positive che si riscontra ad altre latitudini. O, peggio ancora, l’unica occasione per (ri)conquistare anche solo pochi minuti di ribalta.
Come se non fosse legittimo per un allenatore, una volta raggiunto un risultato, cercare di dare spazio a chi ha sempre lavorato duro durante la stagione, pur avendo pochi minuti a disposizione. Come se non fosse altrettanto legittimo per chi ha trascinato l’Inter fino a questo punto provare a tirare il fiato. Mancano, inoltre, poche settimane ad impegni importanti con le rispettive Nazionali. Senza intaccare minimamente la voglia di portare a casa un risultato positivo, tenendo conto dell’unica preoccupazione che bisognava prendere: il rispetto verso le migliaia di tifosi sempre presenti ad ogni trasferta.
Poi nel calcio, insieme a tante altre variabili, conta anche la motivazione. È stato, è e sarà sempre così. Per questo, dando spazio a chi ha voglia di mettersi in mostra a fine stagione, occorre trovare il tentativo più concreto per onorare al meglio le ultime prove di questa Serie A. Altrimenti bisognerebbe puntare il dito anche contro chi Siamo a metà stagione, magari tra due partite di coppa, si affaccia al campionato rinunciando a metà della squadra titolare o anche di più. Perché i punti pesano tutti allo stesso modo, sempre. Se il Sassuolo, ad esempio, riuscirà a sopravvivere, sarà anche grazie a quanto conquistato all’andata contro l’Inter. In quel momento il contesto generale era completamente diverso.
