Pistoia Basket dalla A alla Z. I 22 punti che hanno reso storica questa stagione – .

Una stagione memorabile raccontata attraverso il più classico dei riassunti: l’alfabeto. Per questo Pistoia, però, ci sarebbero 1000 punti da analizzare

A per gli AMERICANI

Potremmo parlarne scelte giuste in fase di trasferimento con un quintetto ‘straniero’ che ha portato Estra Pistoia sulla luna. Oppure potremmo parlare di Consorzio americano che nei primi mesi del 2024 irrompe a gamba tesa, prendendo la quota di maggioranza del Pistoia Basket 2000 e portando entusiasmo per gli amanti del basket. Insomma, la parte della città amante del basket non può che ringraziare tutti gli americani che sono passati da Via Fermi in questa stagione.

B come BRIENZA

Promozione l’anno scorso, miglior allenatore della stagione regolare in Serie A1 al primo anno con il Pistoia nel massimo campionato, squadra ai playoff e qualificazione alle Final Eight. VC’era bisogno di un altro motivo per dedicare almeno una lettera a coach Nicola Brienza? Probabilmente meriterebbe un intero alfabeto. Vedremo a breve quale sarà il suo futuro, ma quello che ha fatto per i colori biancorossi rimarrà scolpito nella storia.

C sta per CERCHIO

La sala stampa dopo gara 3 contro il Brescia ha emozionato un po’ tutti gli addetti ai lavori: il ds Sambugaro che ha parlato di una stagione da leggenda, mister Brienza che non ha potuto trattenere le lacrime e Gianluca Della Rosa che ha parlato di “chiudere un cerchio”. Un messaggio forte ma giusto, a prescindere da cosa riserva il futuro: con i playoff 2023/24 si è chiuso il cerchio del Pistoia Basket nel format italiano.

D per LA ROSA

Ancora una volta nel libro sta scrivendo il Pallacanestro Pistoia 2000 c’è una doppia firma nel nome Della Rosa: Gianluca e Tommaso. Il capitano, dopo una falsa partenza, si è caricato tutto il peso, firmando prestazioni importanti e dando spesso vita a rimonte di alto livello gestendo lui stesso la cabina di regia. La firma di Tommaso è fuori dal parquet insieme a quello del già citato Brienza e il il vice allenatore Luca Angella. Un trio che ha fatto la fortuna del pistoiese.

E come ENTUSIASMO

Qualcosa che, che sia il Covid o la categoria, un po’ si era affievolita. Quest’anno Pistoia si è riscoperta città del basket come dimostrano i numeri: sette tutto esaurito – di cui sei agli ottavi – tra stagione regolare e playoff. Nel girone di ritorno al PalaCarrara il totale degli spettatori alle partite è stato del 98,9%.

F sta per FINAL EIGHT

Il primo grande risultato di una stagione stellare. Prima della salvezza e prima dei playoff è arrivata la qualificazione Final Eight a Torino. Un evento bellissimo nel suo insieme che, nella prima tornata, ha visto protagonista sugli spalti l’Estra Pistoia come la squadra con il maggior numero di tifosi al seguito. Sul parquet la qualità del Venezia ci ha impedito di andare avantima il solo aver potuto esserci è stato un altro pezzo di storia scritto da questo gruppo.

G come GRANDE RITORNO

Quello pistoiese nel massimo livello del basket italiano. Dopo tre stagioni in Serie A2, la società di Via Fermi è tornata a confrontarsi in A1 con i big del nostro basket, dicendo sempre la sua. Sicuramente vittorie come quella contro Venezia, Napoli, Reggio Emilia in casa e Milan, Bologna, Napoli in trasferta hanno reso ‘grande’ questo ritorno in Serie A.

H sta per HAWKINS

Una delle sorprese più belle di questo campionato. Ryan Hawkins, inizialmente dubbioso, è sbocciato con il progredire della stagione, producendo prestazioni strabilianti e chiudendo con un eccellente 40,1% da oltre l’arco. MVP di giornata nell’epica rimonta alla Virtus Segafredo Arena con una tripla surreale: 7/8 al 40′. Considerando che questo era l’anno in cui usciva con lui novellinopotrebbe regalare ancora molte soddisfazioni in futuro.

I è per gli ITALIANI

Diamo a Cesare ciò che è di Cesare. Vogliamo negare che l’anima di questa squadra ha svolto un buon 50% del lavoro totale? Assolutamente non che non vogliamo. Là pistoiesità che possono trasmettere Della Rosa, Saccaggi, Del Chiaro e ora anche Wheatle non ha eguali in Italia. La facilità con cui questi ragazzi riescono a farcela a gruppo reale da ogni manciata di giocatori che il club gli mette a disposizione ogni anno è surreale: provare per credere.

L per LONTANO DA CASA

Alzi la mano chi, ad inizio stagione, pensava che il Pistoia andasse ai playoff. Alzi la mano adesso chi, vedendo i risultati di fine stagione, possa pensare questo L’Estra avrebbe costruito le sue fortune lontano dal PalaCarrara. Zero mani alzate nel primo caso, zero nel secondo. È strano da dire ma quella che – a detta di tutti gli allenatori passati per la sala stampa pistoiese – è una delle arene più calde del basket italiano non si è rivelata il vero punto di forza di questa squadra squadra che ha concluso la stagione con più vittorie esterne (8) che interne (7). Un evento unico nella storia recente del basket pistoiese.

M come MASSIMO CAPECCHI

L’ormai ex Presidente del Pistoia Basket 2000 ha portato il giusto omaggio già nel corso della stagione. Alla fine la LBA gli ha conferito anche il premio LBA Executive grazie al voto dei dirigenti, degli allenatori e del panel dei media e della community. Dalla stagione 2024/25 resterà ancora all’interno della società lasciando però il trono a Ron Rowan. Il suo contributo in biancorosso però continuerà ad esserci come ogni anno da 25 stagioni ormai. Non è un caso che uno dei cori di ringraziamento della Curva a fine stagione sia stato proprio per lui: Massimo Capecchi. Applausi.

N per PROSSIMA GENERAZIONE

Vietato dimenticare quanto sia fondamentale la radice di una pianta solida e stabile. I ragazzi di coach Biagini nella doppia tappa della Next Gen sono partiti bene nella 1° fase portandosi a casa due importanti trionfi con Brindisi e Venezia. Meno fortunata la seconda parte della competizione dedicata alle squadre giovanili. Attenzione poi ai ragazzi che bazzicano già sulla panchina della prima squadra perché Del Chiaro, Della Rosa e Saccaggi sono la dimostrazione vivente di cosa significhi puntare sui giovani “fatti in casa”..

O come OBBEIDE

«La sorpresa più bella di questa stagione». Così lo ha definito Luca Angella ai nostri microfoni e sfidiamo chiunque a dire il contrario. Così come Hawkins non ha convinto fin dal primo giorno, ma con umiltà e dedizione ha messo chili e centimetri al servizio della squadra, diventando uno dei centri più dominanti del campionato. Non è un caso che nella stagione regolare sia arrivato 1° nei rimbalzi difensivi, 1° nella media totale dei rimbalzi e 1° nella percentuale di field goal. Oltre ai numeri, però, c’è stato un cambio di atteggiamento che è stata la vera chiave della sua stagione.

P sta per PLAYOFF

La vera soddisfazione di questa stagione sportiva è proprio questa: la qualificazione alla post season. Pistoia raggiunge la sesta posizione in griglia e pareggia (in modo surreale) la Germani Brescia per i playoff. Coach Brienza parla di “gol incredibile” riferendosi alla salvezza e “qualcosa di epico” riferito ai playoff. L’avversario che Estra ha affrontato non ha lasciato spazio a troppe soddisfazioni per evidenti meriti ma solo il pensiero di poter essere ancora in corsa a metà maggio è stato fantastico.

Q per QUATTRO

Per essere più precisi zero-quattro. Il ruolino di marcia al via della stagione regolare dell’Estra Pistoia. Quattro ko consecutivi che avevano allarmato (quasi) tutti in città perché non sarebbe stata una stagione facile. Il quasi si riferisce all’allenatore Brienza che, anche nei momenti più bui, parlava della “retta via” e (secondo fonti interne) ha continuato a battere su safety e… playoff. Alla fine, tanto per cambiare, l’allenatore aveva ragione. Ma quello 0-4 è stato spaventoso.

R per RON ROWAN

Alla ‘M’ di Marine o alla ‘R’ di Rowan? Fate, l’importante è trovare spazio a colui che, insieme ai quattro membri del ‘East Coast Sport Group Italia’ha rilevato la maggioranza delle azioni di Pallacanestro Pistoiese. Meno male che è toccato a Rowan che conosce Pistoia e che ha contribuito a dare una aumento all’entusiasmo già alto di questa stagione. La parte migliore però arriva adesso perché la stagione 2024/25 arriverà molto velocemente e Pistoia vuole sognare in grande pensando al futuro a stelle e strisce.

S come SAMBUGARO

UN Deus ex machina di questo Pistoia Basket versione stellare è senza dubbio lui, Marco Sambugaro. Il ds che, nell’ultima domanda dell’ultima conferenza stampa, si è preso il giusto merito parlando di “una stagione su cui scrivere un libro perché con poco si è fatto molto”. Ci ha detto che il suo futuro dipenderà dalle scelte aziendali e che per lui sarà importante sapere «chi saranno le persone al mio fianco, quali saranno gli obiettivila linea aziendale”.

T sta per TIRO DA TRE PUNTI

Una squadra di cecchini, letteralmente. Al termine della partita numero 30 della stagione regolare, l’Estra Pistoia ha guardato tutti dall’alto in questa speciale classifica grazie al 38.5% da 6,75 metri. Moore (41,7%), Hawkins (40,3%), Varnado (40%) e Willis (39,6%) Sono sicuramente loro il traino dei toscani, ma il merito va anche al resto dell’equipaggio che da tre non è mai sceso sotto il 32%. Ciò che ha rappresentato il tiro dalla distanza per Pistoia lo si è visto durante tutta la stagione, ma anche nei playoff quando una percentuale inferiore alla media condanna Della Rosa e co.

U sta per UNDERDOG

perdente sf e m. Chi, partecipando da sfavorito a una competizione sportiva, riesce a sovvertire i pronostici. Ti dice qualcosa? Sì a noi. Sembra un po’ la definizione della stagione dell’Estra Pistoia. È iniziato quasi come un perdente, con gli addetti ai lavori che lo deridevano o lo denunciavano disse Sambugaro per dirgli di intervenire tempestivamente per cercare di salvare il salvabile. Poi arriva Brindisi, poi Venezia, Milano e poi e poi e poi. La salvezza arriva il primo aprile a Bologna e i giocatori in maglia biancorossa raddoppiano il loro valore di mercato a fine stagione.

V per VARNADO

Confermare un giocatore americano non è mai facile. Soprattutto se proviene da uno stagione devastante con il titolo di MVP alla Finale Playoff A2. Pistoia ha invece puntato su Jordon e il 23 ha risposto presente. Alcuni infortuni lo hanno tenuto lontano dal campo a inizio stagione e anche durante i lavori in corso ma questo non gli ha impedito di entrare in squadra.élite del basket pistoiese. A fine stagione parliamo di un giocatore che ha segnato 14,1 punti di media in 27,3 minuti. Chissà di che numeri avremmo parlato con un Varnado in piena continuità fisica…

W per WILLIS

Quarto nella classifica MVP stagionale della Serie A1 e inserito nel quintetto dei sogni da LBA. Payton, il primo a proporre l’obiettivo dei playoff, ha dimostrato di essere un’arma davvero affilata in questa stagione. In questa stagione ha tirato quasi il 40% da oltre l’arco e la sua valutazione media è superiore a 15. alta stagione è stato segnato a Casale Monferrato contro il Tortona in una prestazione surreale con 36 punti e 9/13 da oltre l’arco. Ottime anche le prestazioni Milano – insieme a Moore – con 6/13 da tre e 31 punti complessivi al ritorno dall’antologia Forum.

Z sta per ZERO

Su ventidue punti (considerando la somma della W) se dobbiamo trovare un aspetto negativo lo mettiamo in fondo. Dove leggeranno solo i più audaci e coraggiosi. La zeta pari a zero rappresenta le vittorie ottenute dall’Estra Pistoia nella post season. L’unico quarto di finale playoff finito 3-0 è stato quello tra Toscana e Lombardia. Come spesso accade è 50/50 in mezzo meriti e demeriti. Pistoia avrebbe potuto fare qualcosa di più sul 63-63 di gara-1, ma la Germani ha mostrato pochissimi punti deboli ed è stata quasi perfetta in attacco.

 
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