Ospite della prima edizione del Festival di Serie A organizzato a Parma, Gigi Buffon ha analizzato il momento della Nazionale di Spalletti che tra pochi giorni inizierà l’Europeo in Germania: il torneo inizierà venerdì 14 giugno, l’Italia esordirà il giorno successivo contro l’Albania in un girone che comprende anche Croazia e Spagna. Gli Azzurri si presentano campioni in carica grazie al trionfo di Wembley nel 2021. Spalletti vuole ripetere la strada intrapresa tre anni fa dall’ex tecnico Mancini, Buffon sorride sicuro: “Arriviamo bene agli Europei, i ragazzi hanno fatto una partita ottimo lavoro questa settimana lavoro anche dal punto di vista fisico.” L’ex portiere torna anche sullo 0-0 contro la Turchia nell’ultima amichevole: “Non era quella la partita in cui dovevamo mostrare il meglio di noi”.. Serve positività e ottimismo, possiamo essere protagonisti”
“DONNARUMMA LA MIGLIORE DEL MONDO” – Nazionale ma non solo, perché Buffon ha risposto anche alle domande su colui che per molti è il suo erede in porta dell’Italia. Gigio Donnarumma sarà ancora titolare in Azzurro, per l’ex portiere della Juventus non c’è nessuno migliore di lui: “In questo momento è il più forte del mondo, fatico a trovare qualcuno migliore di lui. Ci sono momenti in cui fai meglio e altri peggio, ma lo metto davanti a Courtois, Neuer e Ter Stegen”.
LE ALTRE NAZIONALI – Italia ma non solo, occhio anche alle altre favorite: “Abbiamo l’ambizione di arrivare in fondo e primeggiare, questo ci dà fiducia e forza. Sulla carta forse Francia, Inghilterra e Spagna hanno qualcosa in più; quando eravamo in pole facevamo quasi sempre brutta figura. Germania? Va su e giù.”
I SINGOLI – L’ex portiere ha approfondito la rosa di Spalletti, analizzando alcuni soggetti attraverso aneddoti e curiosità: “Il più in ansia di solito è il portiere, per una discussione di ruolo. Siamo masochisti! Ma lo è anche lui Federico Chiesa: davanti può giocare in qualsiasi ruolo, l’importante è che si convinca; Spesso i calciatori tendono a restare nelle zone di comfort, mentre un allenatore può vedere altre cose. Fra Jorginho E Pellegrini a centrocampo c’è più personalità. Il più ritardatario? In questi mesi ci sono state tante convocazioni ma sono state tutte puntuali, Spalletti presta molta attenzione al rispetto delle regole e degli orari”.
BARELLA – “I più competitivi? Barella, è cambiato molto nell’ultimo anno. Spesso in passato si percepiva la sua carica e la sua leadership, ma è capitato che in campo lo facesse con gesti negativi. Nell’ultimo anno è diventato un pilota positivo. Tra oggi e domani farà i test cruciali per capire se sarà disponibile”.
CONTE AL NAPOLI – C’è spazio anche per il mercato degli allenatori, Buffon ha così commentato l’arrivo di Antonio Conte sulla panchina del Napoli: “Se va male, arrivano secondi. C’è grande attenzione; ed è molto bello che ci sia questo connubio tra la passione del Napoli e il carisma di Conte, penso che possa emergere un ottimo mix. I giocatori sanno che con lui vivranno un’esperienza unica, quasi mistica. E ne varrà la pena. Dall’esterno sembra scontroso, ma ho trovato in lui un grande uomo d’affari. Non si lamenta mai, questo denota una forza interiore cresciuta e nutrita nel tempo. 3-5-2? Ogni tanto si parla anche di tattica, credo che stia valutando l’idea di cambiare modulo a seconda di chi è più bravo e degli avversari da affrontare. Lo richiede anche il calcio moderno”.
IL NUOVO CALCIO – Gigi guarda in prospettiva, con lo sguardo rivolto al futuro: “I risultati non sono l’unica cosa che ci interessa, ma certifica il buon lavoro svolto. Il percorso di Maurizio Viscidi sta dando frutti succulenti. Penso che l’interpretazione del calcio sia cambiata moltoe il percorso che Maurizio Viscidi sta portando avanti sta dando frutti succulenti”.
CAMARDA – Buffon ha parlato anche del gioiello del Milan Francesco Camarda, fresco vincitore dell’Europeo Under 17 con l’Italia e tutelato dai rossoneri: “Ha fatto bene a rinnovare, penso che ogni tanto vada dato merito alla società di aver creduto in Voi. Ha fatto una scelta intelligente e sarebbe bello se diventasse una bandiera“.
L’ANEDDOTO CON GATTUSO – Nel corso del suo intervento Buffon racconta anche un aneddoto con Rino Gattuso, che rischiò di restare fuori dal Mondiale 2006 per infortunio: “Volevano rimandarlo a casa, allora si legò e disse che non lo avrebbero mandato via. Rimase. Ed è stato decisivo”.
