Peccato per Sinner ma è giusto vedere il bicchiere mezzo pieno, ecco dove l’altoatesino può migliorare ulteriormente – .

Peccato per Sinner ma è giusto vedere il bicchiere mezzo pieno, ecco dove l’altoatesino può migliorare ulteriormente – .
Peccato per Sinner ma è giusto vedere il bicchiere mezzo pieno, ecco dove l’altoatesino può migliorare ulteriormente – .

La sconfitta contro l’Alcaraz nella semifinale del Roland Garros dà ancora motivo di grande ottimismo per il nuovo numero uno, che però può fare un ulteriore passo da quella posizione di vertice.

All’indomani della sconfitta di Sinner contro l’Alcaraz in semifinale, resta l’amarezza nel vedere svanire un en-plein italiano nella finale del Roland Garros, ma anche e soprattutto per l’eliminazione del nuovo numero 1 che avrebbe potuto coronare il risultato con un altro storico successo negli Slam, dopo gli Australian Open.

Un’amarezza che si vede anche in Sinner, che però, guardando il bicchiere mezzo pieno, si accontenta dei miglioramenti sulla terra battuta. Anche noi, pur delusi dal risultato, siamo d’accordo. Considerate le condizioni incerte di Alcaraz alla vigilia del torneo, era difficile dare lo spagnolo come favorito per la vittoria finale, ma lo sarebbe stato visti i dubbi sulla sua forma.

Per quanto riguarda Sinner, se lasciamo da parte per un attimo la magia di questo 2024 in cui tutto sembra possibile, le cose sono un po’ diverse. Il tennista sancandido si è sempre trovato molto più a suo agio sul cemento, dove ormai è quasi imbattibile. Il suo gioco da fondo campo martellante è perfetto per quella superficie, mentre quello dello spagnolo trova un alleato migliore sulla terra battuta, grazie alle varianti e ad un fisico più potente. Il risultato di Sinner è quindi comunque eccezionale. L’altoatesino torna, tra l’altro, da Parigi con la corona di numero 1 al mondo. Cosa puoi dirgli…

Forse l’Alcaraz, sulla carta, potrebbe avere un piccolo vantaggio anche sull’erba. Soprattutto su superfici più lente del cemento, lo spagnolo, se in condizione, sarà sicuramente sempre un osso duro. Vedremo al Terra Wortmann di Halle, che contrariamente a quanto il nome potrebbe far pensare è un ATP 500 giocato su erba, come si comporterà l’altoatesina numero 1 del seeding. Una preparazione in vista dell’erba più prestigiosa (e anche ben diversa) di Wimbledon, dove l’anno scorso Sinner arrivò in semifinale battuto da Djokovic, mentre Alcaraz vinse il torneo battendo il serbo in cinque set.

Alla ricerca della perfezione

Le differenze tra i due lettori sono comunque infinitesimali su tutte le superfici. La prova è che su una terra rossa dove l’anno scorso Alcaraz sarebbe stato sicuramente il favorito, lo spagnolo ha rischiato tantissimo. Parliamo infatti di una partita in cui Sinner era avanti di un set prima sull’1-0, poi sul 2-1, e proprio in quel quarto set in cui avrebbe potuto chiudere la partita, ha commesso un grave errore nel decima partita che ha cambiato il corso degli eventi. In vantaggio 30-0 su 5-4 per Alcaraz, poi 30-15, l’altoatesino sbaglia in maniera piuttosto clamorosa una semplice schiacciata a rimbalzo, il potenziale 40-15 si trasforma così in un 30-30 che mette pressione fino alla sconfitta. e l’insieme.

Gli errori ci sono, ma sono proprio questi nei punti cruciali che fanno la differenza ad altissimi livelli. Alcaraz avrebbe potuto vincere ancora 7-5 o al tie-break, perché l’inerzia del set sembrava un po’ più dalla sua parte, e Sinner aveva già vinto un terzo set che sembrava diretto verso lo spagnolo. Ma stiamo parlando del numero 1 del mondo, quindi quello che può essere perdonabile e comprensibile per un altro tennista forse lo è meno nel suo caso.

Djokovic, Nadal o Federer nella loro età massima, quella di Sinner, difficilmente avrebbero perso un set così, dopo l’errore non avrebbero ceduto alla prima break point. Forse avrebbero perso comunque il parziale contro un avversario di pari livello, ma su quel punto cruciale probabilmente avrebbero lottato di più, e invece Sinner, quasi deluso da quell’errore, ha lasciato correre un po’. Ecco, forse in questo, l’altoatesino che ha fatto un lavoro incredibile sulla forza mentale che lo ha portato al top può ancora migliorare. Parliamo comunque di dettagli.

Se guardiamo al lato più tecnico, però, è chiaro come l’andamento del match sia stato influenzato dal drammatico calo delle prime di servizio di Sinner. Da un eccezionale 81% nel primo set si è passati improvvisamente al 58% nel secondo set, per poi restare sempre sotto il 70%. (69% nel terzo set, 63% nel quarto, 65% nel quinto). Questo, considerando che sulla seconda di servizio Sinner aveva quasi sempre percentuali di punti inferiori rispetto ad Alcaraz, che in certi momenti con servizi tagliati metteva in crisi l’altoatesino. Sinner, per il suo tipo di gioco, non può permettersi cali così drammatici con il primo a un set di distanza (dall’81% al 58% tra il primo e il secondo) perché ha bisogno di mantenere la pressione per non dare scampo all’avversario. a controllare la partita, un avversario che se si chiama Alcaraz cercherà sempre di farlo.

Le statistiche finali della partitaPunteggio flash

Forse è un po’ pignolo per un tennista che è migliorato esponenzialmente, ma stiamo parlando del numero 1 del mondo, quindi la perfezione è contemplabile. Per il resto solo applausi.

Marco Romandini – Caporedattore Live NewsPunteggio flash
 
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