Regina Pietra aveva solo 7 anni. Era con la madre, lo zio e il cuginetto. Per circa mezz’ora i medici dell’ambulanza hanno cercato di rianimarla. Poi il suo cuoricino smise di battere. Nel frattempo altri tre bambini sono stati ricoverati in ospedale. Riusciranno a sopravvivere, così come gli altri sopravvissuti a quella che avrebbe potuto essere una vera e propria strage: una bambina morta, sette feriti.
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02 marzo 2024
L’ennesima tragedia stradale è avvenuta ieri pomeriggio ad Ardea, intorno alle 13, sulla via Pontina Vecchia, all’incrocio con via della Pescarella e via Vincenzo Strampelli. Sono quasi strade di campagna, a corsia unica. Dove, però, spesso gli automobilisti non hanno remore a premere sull’acceleratore.
Ancora da accertare la dinamica: a innescare la carambola mortale è stata una Mercedes station wagon, guidata da un olandese di 75 anni, che proveniva a alta velocità da via della Pescarella. L’auto forse ha osato sorpassare quando si è scontrata con una Lancia Lybra che viaggiava in senso contrario. C’è una famiglia a bordo. Madre, padre e due figli di 7 e 10 anni. L’impatto è violento, la Mercedes inizia a girare e finisce sulla strada opposta. In quel momento arriva un’altra macchina. È la Mercedes classe A, dove si trova anche Regina. Alla guida c’è la madre, una donna di 31 anni. Poi ci sono suo zio e suo cugino di dieci anni. Tutti viaggiavano con le cinture di sicurezza. Ma sui seggiolini verranno comunque effettuati controlli. La donna non ha fatto in tempo a evitare la Mercedes impazzita e lo scontro è stato frontale e violento.
Regina ha sbattuto la testa contro il vetro, provocando un infortunio mortale. Le sue condizioni sono apparse subito compromesse, ma ha lottato per quasi un’ora, poi i medici sono stati costretti ad certificarne il decesso. Il cuginetto, seduto dietro, si è salvato e non presenta ferite gravi: è stato però ricoverato al Bambin Gesù, così come gli altri due minorenni che erano a bordo della Lancia. L’uomo alla guida della Mercedes, invece, è stato portato all’ospedale San Eugenio in codice rosso. Le sue condizioni non sono gravi.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Pomezia e la polizia locale di Ardea che, insieme ai carabinieri, hanno messo in sicurezza la zona. Una strada maledetta dove si corre, mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri. Solo due settimane fa, sempre sulla vecchia Pontina, al chilometro 37.400, si era verificato un altro incidente mortale. Un uomo di 70 anni, a bordo di una Jeep, si era schiantato contro una betoniera. L’autista è morto sul colpo.
Ieri un’altra tragedia con la morte di Regina, la più giovane delle 40 vittime della strada tra Roma e provincia dall’inizio dell’anno. La bambina era originaria di Ardea. Avrebbe compiuto 8 anni a settembre. Lei, però, morì accanto a sua madre. Stessa sorte è toccata al piccolo Manuel Proietti, il bambino di cinque anni che ha perso la vita a Casal Palocco lo scorso giugno nell’incidente con la Lamborghini guidata da Matteo Di Pietro, leader del gruppo Youtuber “The Borderline”.