Eni corre con il lancio del buyback e petrolio sopra i 91 dollari – .

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – L’annuncio del piano di riacquisto sostiene le azioni Eni a Piazza Affari. I prezzi del Cane a Sei Zampe rappresentano un’eccezione in un FTSE MIB altrimenti tutto rosso. Giovedì sera Eni ha annunciato che il consiglio di amministrazione ha deciso di sottoporre all’assemblea degli azionisti del 15 maggio la proposta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie per un periodo fino alla fine di aprile 2025 con l’obiettivo di remunerare gli azionisti. Il gruppo intende quindi lanciare il nuovo buyback da 1,1 miliardi nel 2024 e «tale importo potrà essere incrementato fino a ad un massimo complessivo di 3,5 miliardi», in caso di aumento del flusso di cassa.

La quantità massima di azioni acquistabili nell’ambito del programma è di 328 milioni, pari a circa il 10% del capitale sociale. Si è pronunciato anche il cda di Eni andare avanti alla quarta ed ultima tranche del dividendo 2023 e ha deliberato la possibile emissione di una o più obbligazioni, da collocare presso investitori istituzionali, per un importo complessivo non superiore a 5 miliardi (o controvalore in altra valuta), da emettersi in una o più tranche entro il 31 marzo 2026.

I titoli, spiega la società, “perseguiranno l’obiettivo di mantenere una struttura finanziaria equilibrata e saranno utilizzati per le necessità generali dell’Eni”. Le quotazioni del gruppo a Piazza Affari beneficiano inoltre dell’andamento del prezzo del petrolio, con il Brent in rialzo sopra i 91 dollari al barile mentre i trader monitorano gli sviluppi nel conflitto in Medio Oriente. Gli analisti di Banca Akros sottolineano che gli obiettivi del gruppo si basano su un prezzo del petrolio di 80 dollari al barile. Un persistente aumento dei prezzi del greggio potrebbe quindi portare a risultati superiori.

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