Ecco di nuovo De Marchi. Vince a TotA con il suo marchio di fabbrica – .

STANS (Austria) – Novecentoventiquattro giorni dall’ultima vittoria. Probabilmente Alessandro De Marchi li ricorda tutti, uno per uno. Dopo aver tagliato in solitaria il traguardo di Stans nella seconda tappa del Tour of the Alps, il 37enne friulano tira qualcosa di molto simile ad un sospiro di sollievo davanti ai massaggiatori che esultano con il suo Jayco AlUla come a dire ancora “ce l’ho fatta”. Tutti gli fanno i complimenti, compagni e avversari. Zana lo abbraccia sapendo che lo avrebbe rivisto gioioso. Ganna invece lo fa sorridere con una battuta.

Sembra passato molto più tempo dal successo della Tre Valli Varesine nel 2021. Per il “Rosso di Buja” la giornata trascorsa in Tirolo ha il sapore di una rinascita e di momenti che gli sono mancati. Un successo per De Marchi ottenuto apponendo il suo classico bollino “doc”.

Gli ingredienti sono sempre gli stessi. Fuga a lungo raggio (più di 150 chilometri), amministrazione delle forze e gestione dei momenti difficili quando nel finale ha dovuto ricucire la situazione assieme a Pellaud dopo un convincente attacco di Gamper. Infine l’attacco decisivo sfruttando il punto più congeniale della breve e dura salita del Gnadenwald per eliminare la scomoda concorrenza dello stesso Pellaud, più veloce di lui in un possibile testa a testa finale. Sembra facile detto così, ma non c’è niente di semplice o di scontato nel ciclismo oggi. E De Marchi ce lo spiega con la consueta chiarezza.

De Marchi torna alla vittoria dopo 924 giorni di digiuno. Lo fa da solo, sempre con il suo marchio di fabbrica
De Marchi torna alla vittoria dopo 924 giorni di digiuno. Lo fa da solo, sempre con il suo marchio di fabbrica
Alessandro, cosa hai pensato in quegli ultimi quindici chilometri in cui eri tutto solo?

Ho pensato: e se? Brent Copeland (Jayco AlUla team manager, ndr) due anni fa se non mi avesse dato una possibilità non sarei stato qui. Per fortuna c’è ancora qualcuno che guarda avanti e che ha intuito che potevo dare qualcosa alla squadra. La scorsa stagione è stata molto positiva e quella era già una risposta. La vittoria di oggi è la seconda risposta. Alla fine pensavo che avessimo ragione.

Vincere poco, ma con qualità. Cosa si prova a vincere alla tua età, considerando quello che ci hai appena detto?

In questo ciclismo, riuscire a vincere a quasi 38 anni (è il secondo vincitore di tappa più anziano del “TotA” dietro Bertolini, ndr) ha un valore aggiunto. Sappiamo bene come sta andando il ciclismo e il livello di preparazione che bisogna avere. Ovviamente per me adesso non è così semplice come quando avevo 25 anni. E poi Non succede molto spesso a qualcuno come me, quindi mi diverto di più.

Con questo risultato ti sei guadagnato un posto al Giro d’Italia?

Penso di averlo confermato. Era già nei piani, a dire il vero. Abbiamo la conferma che siamo tutti sulla strada giusta. Anche il resto dei compagni pedalano bene. Da domani tornerò a lavorare per Chris Harper, che per noi è il capitano del Tour of the Alps. La preparazione al Giro sta procedendo bene, non ci resta che continuare così.

Tutti erano contenti della tua vittoria e questo ti onora come persona. Cosa significa per te?

Credo di essere sempre stato educato e rispettoso all’interno del gruppo e verso tutti. Forse c’è un po’ di questo nelle reazioni che avete visto. Sapere di essere apprezzati non è cosa da poco. Sicuramente mi fa molto piacere, poi chiaramente ci sarà qualcuno che salirà sul carro come sempre, ma non sono preoccupato.

Abbinamento rosso Buja: con la vittoria di Stans, De Marchi guida la classifica a punti TotA
Abbinamento rosso Buja: con la vittoria di Stans, De Marchi guida la classifica a punti TotA
All’età di Alessandro De Marchi si fanno ancora le dediche per una vittoria?

La lista sarebbe infinita. Sicuramente la prima persona a cui dovrei dedicare qualcosa è mia moglie. Per starmi dietro e occuparmi di tutte le questioni familiari, è lei quella che fa più sacrifici in assoluto.

Lo lasciamo partire sul suo Gigante pronto a ritrovarlo domani mattina De Marchi con la stessa maglia rossa (leader della classifica a punti) sulla linea di partenza della terza tappa a Schwaz. Forse un briciolo di emozione lo pervaderà, la stessa che ha fatto provare a chi lo conosce bene.

 
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