Incontro tra i sottufficiali di corpo dell’Esercito ed i sottufficiali di corpo dei capizona – .

Presso la Sala “DIAZ” di Palazzo Impero, il Sottotenente Michele Romano, Sottufficiale di Corpo dell’Esercito, ha incontrato i Sottufficiali di Corpo dei Capi Zona dell’Esercito.

Dopo l’indirizzo di saluto del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, i lavori dell’incontro sono iniziati con l’introduzione del Sottufficiale di Corpo dell’Esercito, il quale, dopo aver condiviso la “consapevolezza” che non esiste “linguaggio comune” riguardo alla “funzione” del sottufficiale di corpo, ha evidenziato l’importanza della “comunicazione” per infondere la “cultura” di questo ruolo a tutti i livelli.

A seguire, gli interventi del sottufficiale del comando logistico, tenente Luigi Raiola, del COMFOTER-SPT, sottotenente. Marco Puzzer, del COMFOP-Nord, tenente Rosario Scuoppo, del COMFOTER, tenente Vito Fontana, della SME, tenente Giuseppe Carvelli, del COMFOP-Sud, tenente Nunzio Barone, della Com-TA, tenente Tullio Milano, del NRDC-IT, primo maresciallo Stefano Genco, del COMFORDOT, primo maresciallo Saverio Violanti.

I partecipanti, dopo una breve presentazione dei rispettivi comandi, hanno condiviso le proprie esperienze nel ruolo, con particolare riferimento al ruolo dei sottufficiali, dei graduati e dei volontari, ponendo l’attenzione su alcune tematiche meritevoli di approfondimento.

Tra i temi trattati, oltre alla “Direttiva 1034”, è stata discussa l’importanza di incoraggiare il “lavoro di squadra” e l’approccio “open minded” nonché le differenze tra “mission command” ed “empowerment”. È stata inoltre approfondita la responsabilità del sottufficiale di corpo quale “risorsa preziosa” per i comandanti di corpo, per tutti gli aspetti connessi all’etica, al benessere, al profilo morale e disciplinare del personale stesso del reparto, come nonché per il conseguimento degli obiettivi del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, con particolare riferimento alla formazione e ai valori.

Nel suo intervento, il tenente Romano ha ribadito che il sottufficiale di corpo deve guadagnarsi la fiducia del comandante e di tutti gli uomini e le donne del suo reparto e può farlo solo agendo con lealtà, trasparenza, senso di responsabilità e, soprattutto con l’ esempio.