La notizia era nell’aria già da qualche mese. Prima il Pd aveva pensato alla possibilità di candidarsi Ilaria Salis alle prossime elezioni europee di giugno. Ma poi l’invito da Elly Schlein era stata rifiutata dalla docente che aveva forti dubbi sulla candidatura con il Pd. Adesso, però, la sua candidatura è ufficiale Alleanza della Sinistra Verde. Nel pomeriggio di oggi, 18 aprile, Ilaria ha firmato gli atti in carcere in Ungheria: sarà lui il leader del Nord Ovest.
«L’Alleanza Verdi e Sinistra d’accordo con Roberto Salis ha deciso di candidare la figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone, nelle sue liste per le prossime elezioni europee», si legge nel comunicato ufficiale diffuso dal partito di sinistra.
Sulla motivazione della scelta di nominare Ilaria Salis, il partito ha precisato che l’obiettivo è «generare una grande e generosa battaglia affinché l’Unione Europea difenda i principi dello Stato di diritto e riaffermi l’inviolabilità dei diritti umani fondamentali su tutto il suo territorio e in ciascuno dei suoi Stati membri. Il nostro è un gesto che può servire a denunciare modalità incivili di detenzione, soprattutto nei confronti di chi è ancora in attesa di processo“, si legge.
Roberto SalisIl padre di Ilaria, ha confermato che la decisione della figlia di candidarsi non è dettata dal tentativo di fuggire dal processo in cui è imputata in Ungheria ma per poterlo affrontare nella piena tutela dei suoi diritti.
Ilaria Salis è detenuta da 13 mesi in Ungheria con l’accusa di aver aggredito e ferito alcuni militanti di estrema destra a Budapest durante una manifestazione. Da mesi la famiglia di Ilaria critica le modalità di detenzione a cui è sottoposta la figlia, totalmente irrispettose dei diritti umani. La sua candidatura è probabile elezione a Parlamento europeo apre anche nuovi scenari per la sua situazione procedurale.
Se Ilaria Salis vincerà le elezioni uscirà dal carcere
Se Ilaria vincesse le elezioni europee otterrebbe l’immunità parlamentare. I regolamenti parlamentari prevedono che i membri del Parlamento europeo godano dell’immunità e non possano essere arrestati o sottoposti a restrizioni della libertà per tutta la durata del loro mandato, salvo il caso in cui siano arrestati in flagranza di reato. Ciò al fine di garantire l’indipendenza degli eurodeputati nell’esercizio delle loro funzioni.
Grazie all’immunità parlamentare, verrebbe quindi immediatamente scarcerata. Con la liberazione del detenuto si aprirebbe una nuova procedura. Le autorità giudiziarie ungheresi dovranno infatti inviare al presidente del Parlamento europeo una richiesta di autorizzazione a procedere per riprendere il processo contro Salis. L’Ungheria deve quindi chiedere al Parlamento di sospendere l’immunità. Toccherà poi al Parlamento europeo decidere se confermare l’immunità totale con il divieto di indagine, detenzione o procedimento giudiziario nei suoi confronti fino alla fine del suo mandato. Oppure negare l’immunità o negarla solo parzialmente autorizzando così le autorità ungheresi a proseguire il processo. Un processo a cui Ilaria potrà partecipare da cittadina libera e senza catene ai piedi. Il Parlamento voterà in sessione plenaria e sarebbe necessaria la maggioranza semplice.
L’unico dubbio è come voterà il Parlamento visto che i fatti risalgono a un periodo precedente alle elezioni.
