i primissimi risarcimenti furono corrisposti alle famiglie da parte dell’ente commissariale – .

i primissimi risarcimenti furono corrisposti alle famiglie da parte dell’ente commissariale – .
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Arrivano anche a Cesena i primi rimborsi per i danni dell’alluvione del 16 maggio 2023, erogati direttamente dalla struttura del Commissario Figliuolo.

Ad oggi, nell’intera area regionale alluvionata, ne hanno beneficiato meno di 20 famiglie e coloro che hanno ricevuto i primi riscontri (parziali su quanto richiesto in erogazione) sono stati quelli, rari, che non hanno avuto alcun tipo di iter burocratico problema nel doppio livello di ricorso necessario per dimostrare i danni subiti, farli riparare o predisporre la pianificazione delle spese da effettuare per l’acqua e il fango che hanno devastato la zona.

Il primo decreto di disposizione dei rimborsi che conosciamo a Cesena riguarda una delle zone più colpite: quella della zona San Rocco e le procedure sono state predisposte con l’ausilio degli specifici uffici comunali da un esperto cesenate con un ufficio a Bologna.

Il contributo richiesto dalla famiglia cesenate colpita dall’alluvione è stato di 32.000 euro (erano già stati versati 5.000 per le prime spese vive nella scheda “prima emergenza”). In risposta alla richiesta, il questore si è dichiarato pronto a corrispondere un risarcimento di 23.451 euro.

La discrepanza tra i danni calcolati e il provvedimento della struttura commissariale alla famiglia cesenate colpita dall’alluvione è dovuta al fatto che al momento leggi e decreti varati non comprendono mobili (in questo caso la cucina), suppellettili ed elettrodomestici. I 23.500 euro riconosciuti riguardano lavori idraulici, edili, impiantistici (soprattutto elettrici) e pulizie “a tutto tondo”, compresa la tinteggiatura e la bonifica dei sottoservizi intasati e finiti.

Da notare che l’ammontare dei danni è superiore a quanto richiesto attraverso la piattaforma Sfinge, ma per il rimborso vale il listino regionale che in molte voci presenta massimali oggettivamente inferiori a quelli del mercato attuale.

Nel decreto di concessione di mercoledì 17, la struttura commissariale spiega come “il contributo del presente decreto di riconoscimento e concessione è stato proposto dal Comune di Cesena sulla base delle indagini di primo e secondo livello svolte secondo quanto previsto e disciplinato dall’ordinanza NO. 14 del 3 novembre 2023”.

In questo modo viene versato “a titolo di acconto” il 50% del contributo concesso con questo decreto e contestualmente viene stabilito dal commissario “che il termine per la realizzazione degli interventi sia fissato in 12 mesi a decorrere dalla data di notifica del presente decreto di concessione”. Per avere il secondo tempo è necessario eseguire i lavori e dimostrare la regolarità del pagamento.

Le prime erogazioni sembrano destinate a non smorzare le polemiche sul fronte politico: con il Governo che nelle sue uscite ufficiali anche sul territorio (come ad esempio con il viceministro Galeazzo Bignami) aveva sempre chiarito che l’ipotesi di un rimborso forfettario per i beni mobili allagati, mentre dall’altro la minoranza (e quindi anche i vertici della Regione con Stefano Bonaccini) che continuano a chiedere un “rimborso al 100%” che riguarda quindi anche tutti i beni mobili finora esclusi anche dalla prime erogazioni ufficiali.

 
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