«Viveva in stato vegetativo, Alex Del Piero per lui aveva lasciato la pensione» – .

Vent’anni dopo l’incidente di cui fu sfortunato protagonista, morì il 18 aprile Franco Zampedri, 53 anni, trentino che da quel giorno viveva in stato vegetativo. L’ex allenatore universitario di Pergine (Trento), appassionato di musica (suonava la tromba) e grande tifoso della Juventus (e in particolare dell’ex numero 10 Alessandro Del Piero) il 4 luglio 2004 stava tornando a casa in macchina dopo aver fatto visita all’allora fidanzata Cristina Bertoldi a Sant’Orsola, nel comune dove i due sarebbero vissuti nell’appartamento che avevano acquistati insieme.

L’incidente e la morte della madre

L’uomo è uscito fuori strada con la sua auto a Canezza, volando per oltre due metri: l’impatto è stato molto violento, tanto che il cinquantatreenne non si è più ripreso. Al momento dell’incidente, Zampedri era impiegato presso l’Università di Trento, presso il Centro linguistico universitario che ha sede presso la Facoltà di Lettere, e nel 1993 aveva subito una pesante perdita, rimanendo profondamente scosso dalla perdita della madre Carmela Berlanda. «Mia moglie soffriva di ipertensione polmonare e ha dovuto operarsi, lui non voleva assolutamente che lo facesse – racconta il padre di Franco, Goffredo Zampedri – Alla fine ha perso la vita sotto i ferri e mio figlio è rimasto malato per qualche tempo» . Poi lo sfortunato incidente nel 2004: «La curva era molto brusca e lui uscì fuori strada, finendo con l’auto nel giardino di una casa sotto la strada – racconta – Ha colpito il volante con il petto ed è andato in arresto cardiaco. I soccorsi sono arrivati ​​tardi e il cervello era già compromesso”.

La musica e la banda

Fino alla fine “Ho sempre creduto che il mio Franco si sarebbe risvegliato – dice ancora Goffredo — Avevamo sperato di poterci recuperare nei primi anni ma la situazione non è mai migliorata. Con le casette gli ho fatto ascoltare in camera la musica della banda di Viarago, dove suonava la tromba e sembrava reagire agli stimoli ma alla fine non ci fu alcun segno di ripresa. Prima dell’incidente amava ascoltare quella musica anche a casa”.

La situazione clinica

Nonostante le cure mediche, Le condizioni di salute di Zampedri negli ultimi due mesi sono caduti: «Il suo corpo rifiutava qualsiasi tipo di cibo e per questo i medici erano costretti a fargli continuamente delle flebo. Franco si è indebolito e giovedì mattina ha subito un arresto cardiaco mortale”. La notizia è stata comunicata a Goffredo «dalla dottoressa Maria Teresa Mattivi del Santo Spirito di Pergine, che mi è stata molto vicina e che ha trattato mio figlio con amore in tutti questi anni». Proprio all’APSP del «Santo Spirito» è stata allestita la camera mortuaria, prima dei funerali sabato alle 14.30 a Virago.

Tifo per la Juve

Zaffredi era un grande amante dello sport, in particolare del calcio. Appassionato tifoso bianconero, «seguiva i bianconeri fuori casa ogni volta che ne aveva la possibilità – ricorda ancora suo padre Goffredo — Andava al “Meazza” di Milano, a Cesena, ma spesso anche a Torino”. La sua storia era diventata nota anche ai giocatori della Juventus, tanto che nell’estate del 2007 l’allora capitano Alessandro Del Piero, tra un allenamento e l’altro nel ritiro di Pinzolo, andò a trovarlo: «Alex era venuto a Pergine – – conclude – dimostrandosi un grande campione. Gli avevo parlato un po’ e lui aveva sperato che Franco potrebbe riprendersi”. Addolorato anche il sindaco di Pergine, Roberto Oss Emer: «Non lo conoscevo, ma so per certo che al Santo Spirito lo trattavano e accudivano molto bene. Mi unisco al dolore della famiglia, Perdere una persona così fa sempre male”. Oltre al padre, il cinquantatreenne piange anche il fratello Sergio e le due nipoti Samantha e Natanael.

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19 aprile 2024 (modificato il 19 aprile 2024 | 16:35)

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