Trump sotto processo, un uomo si dà fuoco davanti al tribunale di New York – Peek at the News Magazine – .

Banchi e sedie vuote, come non dovrebbero mai essere in una scuola, palloncini colorati per attirare l’attenzione, e cartelli, striscioni, disegni: “Il quartiere vive se Gentilino vive”, “La scuola è il nostro futuro”. È iniziata con una piccola e colorata installazione la mobilitazione delle famiglie del quartiere Navigli di Milano per salvare l’asilo nido di via Gentilino, che rischia di chiudere. Un flash mob promosso da mamme e papà, con il sostegno delle Social Street San Gottardo, Meda e Montegani e dei genitori ciclisti del movimento Massa Marmocchi che, con il consueto accompagnamento musicale, si sono fermati davanti all’asilo. Un corteo di adulti e bambini, su due ruote, con gli zaini ricoperti di messaggi-appelli per il Comune di Milano: “Scuola Gentilino aperta”. Canti e applausi, tutti si fermarono davanti all’ingresso, la strada fu affollata per una decina di minuti, qualcuno si commosse.

Da decenni lo storico istituto eletto a ‘modello’ di didattica dal Comune stesso (meta di visite per condividere le buone pratiche adottate con gli operatori del settore educativo) ha visto crescere generazioni di milanesi e ha rappresentato un punto di riferimento per i giovani espatriati le coppie e i loro figli nei primi momenti di solitudine, quando costruiscono una nuova vita lontano dai propri cari. Molti di quei bambini oggi sono nonni dei piccoli alunni che ogni mattina continuano a percorrere il viale che porta all’asilo Gentilino. “Un’oasi felice”, l’hanno definita, ora a rischio. L’anno prossimo la struttura accoglierà un solo bambino, le restanti domande sono state respinte.

Motivo indicato da Palazzo Marino in una comunicazione ufficiale alle famiglie, giunta solo alle graduatorie ufficiali e in risposta a richieste di chiarimenti: “L’edificio che ospita l’asilo nido in via Gentilino non è di proprietà del Comune” ma di una onlus “e il contratto di affitto non è rinnovabile. L’Amministrazione ha già comunicato la disponibilità ad acquistare questa struttura”, ma “non ci sono ancora certezze” sull’esito della discussione. Da qui la decisione di Palazzo Marino che ha suscitato la preoccupazione delle famiglie e scatenato la mobilitazione del quartiere. Un fulmine a ciel sereno, visto che si era svolto anche il consueto Open day, che ha spinto i genitori a mobilitarsi in diversi modi, e su più canali, dai social alla distribuzione di volantini nei negozi di quartiere per chiedere ulteriore sostegno.

Ieri è partita anche una petizione sulla piattaforma ‘Change.org’ che in poche ore ha superato le mille firme, oggi la manifestazione. Mentre continuano gli attestati di solidarietà postati via social. E le testimonianze, come quella della signora Antonia, «una vecchia allieva dell’asilo di via Gentilino».

Correva l’anno “1946”, racconta in un video girato da Fabio Calarco, fondatore del social street e genitore di uno dei ragazzi della scuola. Allora “avevo 3 anni e mia madre lavorava”, ricorda Antonia, che poi continuò gli studi nella scuola elementare della stessa strada. “Questa è una scuola molto antica, un monumento culturale della zona. E va preservato”. Storie speciali, di affetto per i piccoli studenti. Storie come quella di lei, raccontata da alcune mamme, di nonna Marta, che ogni giorno si affaccia alla finestra della sua casa vicino alla scuola per salutare i bambini dell’asilo e regalare loro qualche biscotto.

La speranza? «Che Gentilino rimanga com’è e continui ancora per tanti anni», dice Antonia nel video. L’impegno dei genitori non finisce qui, spiegano i promotori delle iniziative. Nei prossimi giorni continueremo a chiedere all’amministrazione comunale il massimo impegno per evitare la chiusura dell’asilo nido, anche nelle occasioni più ufficiali.