L’olandese ha superato l’Aston Martin-Mercedes dello spagnolo al 7° giro, poi con estrema facilità ha raggiunto la Mercedes del sette volte campione del mondo e lo ha superato senza problemi al 9° giro. Dopodiché ha salutato la compagnia dei “vecchietti” ed è partito, guadagnando qualcosa come 13” su Hamilton in soli 10 giri.
È stata una Sprint vivace, allietata dal recupero di Verstappen, dal buon ritmo tenuto da Hamilton e Alonso nella prima metà di gara, poi nel finale dal durissimo duello tra Carlos Sainz e Alonso ed infine tra i due ferraristi. Nei primi giri, da quarto, Sainz ha provato in tutti i modi a chiudere e sorprendere Verstappen, ma non ci è riuscito. Ha così rovinato le sue gomme, ma è riuscito a raggiungere Alonso quando l’olandese era risalito in seconda posizione superando il due volte campione del mondo.
Con una bella manovra. e anche dopo un leggero contatto, Sainz ha superato il connazionale dell’Aston Martin. Alonso, però, ha intravisto uno spiraglio alla curva 9 e si è buttato con notevole ottimismo, cercando di riconquistare la posizione su Carlos. Alonso è arrivato leggermente largo e ha colpito la Ferrari, trascinandola fuori dalla traiettoria. Sergio Perez, che era dietro di loro, li ha superati entrambi e in un attimo si è ritrovato dal quinto al terzo posto.
Dopo poche curve Alonso ha dovuto alzare il piede a causa di una foratura all’anteriore destra. Sainz, con le gomme ormai usurate e qualche danno alla sua SF-24, ha provato a resistere all’attacco di Leclerc portando il compagno di squadra oltre il cordolo fino alla frenata della curva situata al termine del lungo rettilineo che porta al traguardo . Leclerc non si è arreso e tra la curva 1 e la curva 3 ha reagito superando Sainz con un’ottima esecuzione.
Alla fine, alla radio, Charles si è lamentato troppo dell’opposizione di Sainz, che nelle interviste post partita non ha avuto problemi a scusarsi per la sua eccessiva difesa, cosa che, per esempio, Alonso non ha fatto nelle sue dichiarazioni automobilistiche. spento per aver rovinato la gara di Sainz, così come la propria. Insomma, tutti bei paragoni, anche se al limite (la direzione gara non è intervenuta), e del resto parliamo di piloti di F1 che giustamente lottano per mantenere la propria posizione o per guadagnarne una. Così deve essere.
Applausi per Hamilton che è partito bene, superando subito il poleman Lando Norris. Ritrovandosi in testa, cosa che non gli accadeva da molto tempo, Hamilton ha stabilito un buon ritmo di gara, tenendo a distanza Alonso. Ma quando Verstappen è arrivato con la super Red Bull non ha potuto fare nulla. Il secondo posto ha riportato il sorriso ad Hamilton, acclamato dal pubblico cinese accorso sul circuito di Shanghai, e al team Mercedes, almeno per questa gara di 30 minuti.
Norris deluso. Non è partito bene, ha voluto resistere troppo all’esterno delle curve 1 e 2 finendo inevitabilmente largo con le gomme ancora fredde. Subito il pilota della McLaren perde cinque posizioni, dalla seconda alla settima, e da lì non riesce più a sorpassare, finendo davanti al compagno di squadra Oscar Piastri e a Russell, che conquista l’ultimo punto disponibile in ottava posizione.
Bella prestazione davanti al pubblico, che lo applaude incessantemente, per Guan Yu Zhou e la Sauber-Ferrari, noni. Valtteri Bottas, partito davanti a lui, ha subito perso terreno, chiudendo 12°. Dopo una qualifica Sprint positiva, Daniel Ricciardo ha ben figurato, portando la Racing Bulls-Honda all’11° posto, alle spalle di un ottimo Kevin Magnussen, decimo con la Haas-Ferrari. Nico Hulkenberg è caduto in fondo alla classifica con le gomme scomparse dopo essere stato vicino alla top 10.
Sabato 20 aprile 2024, gara Sprint
1 – Max Verstappen (Red Bull-Honda) – 19 giri
2 – Lewis Hamilton (Mercedes) – 13″043
3 – Sergio Perez (Red Bull-Honda) – 15″258
4 – Charles Leclerc (Ferrari) – 17″486
5 – Carlos Sainz (Ferrari) – 20″696
6 – Lando Norris (McLaren-Mercedes) – 22″088
7 – Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) – 24″713
8 – George Russell (Mercedes) – 25″696
9 – Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) – 31″951
10 – Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) – 37″398
11 – Daniel Ricciardo (Racing Bulls-Honda) – 37″840
12 – Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) – 38″295
13 – Esteban Ocon (Alpine-Renault) – 39″841
14 – Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) – 40″299
15 – Pierre Gasly (Alpine-Renault) – 40″838
16 – Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) – 41″870
17 – Alexander Albon (Williams-Mercedes) – 42″998
18 – Logan Sargeant (Williams-Mercedes) – 46″352
19 – Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) – 49″630
Ritirato
Fernando Alonso
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