Tocca i temi qualificanti del governo della città, il programma di coalizione presentato ieri a San Martino dal candidato sindaco del Pd e dalle liste di centrosinistra che lo sostengono. Tra questi: lavoro, ambiente, misure per le categorie più vulnerabili, giovani, salute, diritti e uguaglianza, assetto amministrativo, mobilità, pianificazione urbana, città partecipativa, cioè ascolto e dialogo con i cittadini.
Un programma di coalizione ampio, quello che Fabio Anselmo, candidato sindaco del Centrosinistra sostenuto da sei liste, 4 liste di partito, 2 liste civiche, ha illustrato ieri nella sala di un bar di San Martino, affidandone la presentazione a volti in gran parte nuovi: Arianna Poli, Lista Anselmo, Tommaso Lanzoni, Civici, Marina Contarini, Sinistra unito per Anselmo, Danny Farinelli di Azione con Renata Gagliani del PRI, Francesco Reitano del M5 Stelle, Valerio Aldighieri e Alessandro Talmelli per il Pd.
La presentazione è veloce e parte dai giovani: “Anselmo non parla per noi, ma con noi”, dice Lanzoni. Marianna Poli rivendica luoghi di aggregazione in città per la partecipazione dei giovani alla vita pubblica. Marina Contarini parla di lavoro, turismo di qualità, status sociale, rilancio del settore petrolchimico, con un orgoglioso “no” a una città che sceglie come identikit food street e mega eventi musicali in centro. Danny Farinelli ribadisce la necessità di investire nel piano strategico di sviluppo della Zona Logistica Semplificata, Reitano 5 Stelle punta sul rispetto e sulla valorizzazione dell’ambiente. A Valerio Aldighieri e Alessandro Talmelli spetta infine il compito di ricucire il passato del Centrosinistra e ridare spazio al Patto per il Lavoro, alla costruzione di una vera comunità con le frazioni, alla riapertura dei collegi elettorali e alla creazione del “ cittadella del volontariato”, privata della sede del CSV, con la giunta Fabbri.
Un programma di nemmeno 50 pagine, (di cui il pubblico chiede un mini riassunto, per praticità), dove tutto è di natura opposta alla Ferrara della giunta Alan Fabbri, di cui, precisa Anselmo, non è ancora chiaro quale programma vuole adottare per la sua ricandidatura.
Tra i punti su cui è intervenuto Anselmo: il no ai soldi pubblici dati a pochi per intrattenere i molti, come accaduto con i 500mila euro donati dall’Amsef a una società di organizzazione di eventi, con annesso scandalo costi tra i più onerosi per la sepoltura a la Certosa dei defunti a Bergamo in epoca Covid.
Un no che si conferma con sdegno e si ripete a fronte del milione di euro sempre destinato agli eventi pubblici pagato da diverse società partecipate dall’amministrazione comunale.
Cifre che volano, conclude il candidato sindaco, mentre il bilancio dell’Asp (Azienda servizi alla persona) resta sempre fermo sugli stessi numeri
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