risultati solidi nel primo trimestre del 2024 ma pesa il calo dei prezzi del gas – .

risultati solidi nel primo trimestre del 2024 ma pesa il calo dei prezzi del gas – .
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Descalzi: accelerato il processo di trasformazione del nostro portafoglio grazie ai business tradizionali e a quelli legati alla transizione energetica

Nonostante lo scenario del primo trimestre 2024 sia stato caratterizzato dal calo dei prezzi del gas naturale (-50% circa rispetto al primo trimestre 2023 il calo del prezzo spot nei principali hub europei) che ha influenzato i risultati del valore del gas catena, il prezzo del greggio Benchmark ha registrato una sostanziale stabilità attestandosi su una media di 83 $/bbl nel trimestre. Ciò ha portato ad un recupero dei margini di raffinazione rispetto al quarto trimestre 2023, che tuttavia sono diminuiti rispetto al primo trimestre 2023. In questo scenario “Eni ha conseguito ottimi risultati con un EBIT normalizzato pro forma di 4,12 miliardi di euro, un utile netto di 1,58 miliardi e un flusso di cassa rettificato a costi di sostituzione (al lordo delle variazioni del capitale circolante) di 3,9 miliardi di euro, indicativo di una solida gestione industriale basata su capacità esecutive, crescita, valore degli asset e disciplina finanziaria”.

DESCALZI: IL PROCESSO DI TRASFORMAZIONE DEL NOSTRO PORTAFOGLIO HA ACCELERATO GRAZIE ALLE IMPRESE TRADIZIONALI LEGATE ALLA TRANSIZIONE ENERGETICA

Il primo trimestre 2024 si chiude con risultati positivi per l’azienda come dimostrano anche le parole dell’amministratore delegato Claudio Descalzi: “Nel primo trimestre 2024 abbiamo accelerato il processo di trasformazione del nostro portafoglio facendo leva sulle diverse piattaforme di crescita del valore, sia nei business tradizionali e quelli legati alla transizione energetica. Grazie al completamento dell’acquisizione di Neptune Energy e all’annunciata fusione delle attività del Regno Unito con Ithaca Energy, rafforzeremo l’Upstream con una maggiore presenza nei paesi OCSE e una crescente incidenza della produzione di gas; inoltre, l’investimento del fondo EIP in Plenitude, per un valore implicito di oltre 10 miliardi di euro, conferma l’elevato potenziale del nostro segmento rinnovabile e retail”.

“OTTIMI RISULTATI OPERATIVI GRAZIE A COMPETENZE DISTINTIVE NELL’ESPLORAZIONE E NELLO SVILUPPO”

Non solo. Descalzi ha ricordato che Eni continua a “raggiungere ottimi risultati operativi grazie alle sue competenze distintive nell’esplorazione e nello sviluppo: l’importante scoperta esplorativa in Costa d’Avorio aumenterà le opzioni per creare valore nel lungo termine sia in termini di risorse aggiuntive che di possibili anticipazioni monetizzazione; il modello di sviluppo “accelerato” ha consentito di effettuare il primo carico di gas liquefatto proveniente dal progetto Congo LNG ad appena un anno dalla decisione di investimento. Ottimi i risultati finanziari del trimestre, con un forte contributo di E&P grazie all’incremento della produzione del 5% rispetto all’anno precedente e alla continua crescita di Plenitude ed Enilive. I 4,1 miliardi di euro di Ebit pro forma rettificato del trimestre si traducono in un utile netto di 1,6 miliardi di euro. Il flusso di cassa operativo al netto delle variazioni del capitale circolante è stato di 3,9 miliardi di euro, il doppio della spesa per investimenti organici, consentendoci di mantenere un effetto leva di 0,23 ben entro il nostro target range, nonostante l’esborso per l’acquisizione di Neptune Energy – ha sottolineato il manager -. Questi risultati, insieme all’efficiente esecuzione dei nostri programmi di crescita upstream e al proficuo sviluppo dei business legati alla transizione energetica, nonché alla cattura delle fasi favorevoli dello scenario, segnano una traiettoria di superamento delle previsioni di budget economico-finanziarie. Sulla base del nostro scenario aggiornato, prevediamo un flusso di cassa operativo di oltre 14 miliardi di euro e, in linea con la nostra politica distributiva, prevediamo di aumentare il piano di buy-back al 2024 del 45% a 1,6 miliardi di euro”.

RISULTATI FINANZIARI

Dal punto di vista finanziario, il trimestre di Eni evidenzia un E&P pari a 3,32 miliardi di euro di EBIT rettificato pro forma grazie alla crescita della produzione (1,74 milioni di boe/giorno, +5% rispetto al primo trimestre 2023), trainata dall’entrata in esercizio di nuovi giacimenti e l’acquisizione di Neptune Energy. “Questa crescita e la costante attenzione all’efficienza ci hanno permesso di ottenere risultati resilienti (in calo di appena il 13% rispetto al primo trimestre 2023), nonostante l’indebolimento dei prezzi di realizzo del gas naturale”, hanno spiegato la società.

GGP ha inoltre conseguito €0,33 mld di EBIT pro forma rettificato, in linea con le aspettative del management che scontavano minori opportunità di trading a causa della riduzione sia dei prezzi che della volatilità rispetto all’anno precedente. Anche nel primo trimestre 2024 i nuovi settori di business Enilive e Plenitude hanno contribuito in modo sostanziale ai risultati del Gruppo con 0,42 euro di EBIT rettificato pro forma (circa +60% rispetto al primo trimestre 2023). Enilive ha conseguito un EBIT pro forma rettificato di 0,18 miliardi di euro (+30%) grazie alle maggiori lavorazioni della bioraffineria e al positivo andamento delle attività di marketing. Plenitude ha registrato un EBIT pro forma rettificato di 0,24 miliardi di euro, l’80% in più rispetto all’anno precedente, trainato da margini più elevati delle materie prime che hanno beneficiato di uno scenario di prezzi favorevole e di una migliore performance del settore retail sui mercati internazionali, nonché dell’entrata in funzione di nuova capacità rinnovabile e relativa produzione.

L’EBITDA rettificato pro forma di Enilive pari a 0,25 miliardi di euro (+27%) e l’EBITDA rettificato pro forma di Plenitude pari a 0,35 miliardi di euro (circa +50%) erano entrambi in linea con le previsioni del management.

Il business della Raffinazione ha registrato risultati solidi, con €0,2 miliardi di EBIT pro forma rettificato, supportato da margini di raffinazione redditizi e dall’affidabilità degli impianti in Europa. Il business dei prodotti chimici gestito da Versalis ha registrato una perdita operativa pro forma rettificata di 0,17 miliardi di euro a causa delle condizioni macroeconomiche avverse e degli svantaggi in termini di costi degli stabilimenti europei rispetto ad altre aree geografiche. Tuttavia, la costante attenzione all’ottimizzazione dei costi ha permesso di migliorare il risultato di circa 70 milioni di euro su base sequenziale.
L’utile netto rettificato del primo trimestre 2024 è stato di 1,58 miliardi di euro con un’aliquota fiscale consolidata di circa il 49%.

Il flusso di cassa netto da attività operative al costo di sostituzione rettificato (prima delle variazioni del capitale circolante) è stato di 3,9 miliardi di euro, superando i requisiti di investimento organico di 2 miliardi di euro, generando così un flusso di cassa libero su base organica (free cash flow) di 1,9 miliardi di euro. Il free cash flow è stato utilizzato per remunerare gli azionisti attraverso il pagamento di dividendi e riacquisti di azioni (complessivamente 1,2 miliardi di euro) e per finanziare l’acquisizione strategica di Neptune Energy Group (2,3 miliardi di euro) e di asset del business delle rinnovabili negli USA (0,2 miliardi di euro). , al netto dei proventi derivanti dalla cessione della quota di minoranza del 7,6% di Plenitude al fondo EIP (circa 0,6 miliardi di euro) e degli asset non strategici nel settore E&P (0,2 miliardi di euro).

In tale contesto, l’indebitamento finanziario netto ex-IFRS 16 al 31 marzo 2024 era pari a 12,9 miliardi di euro con un effetto leva pari a 0,23. Nel mese di marzo, infine, è stata distribuita la terza delle quattro tranches del dividendo relativo all’esercizio 2023, pari a 0,24 euro per azione per un totale di 0,8 miliardi di euro. Il 22 maggio sarà messa in pagamento la quarta tranche del dividendo 2023 pari a 0,23 euro per azione.

Mentre a partire dal 5 marzo 2024 il programma di buy back 2023 si è concluso con l’acquisto, nel periodo maggio ’23 – marzo ’24, di 153,5 milioni di azioni proprie per un costo complessivo di 2.200 milioni di euro (24,5 milioni di azioni , pari a 363 milioni di euro nel primo trimestre 2024).

PRODUZIONE NEL 2024 PREVISTA CIRCA 1,70 MLN DI BOTTI AL GIORNO

Per il resto dell’anno, Eni prevede che la produzione annua di idrocarburi nel settore E&P sarà confermata in un range compreso tra 1,69 e 1,71 milioni di boe/giorno, ipotizzando un prezzo del Brent rivisto a 86 dollari al barile. E per GGP una conferma della previsione di EBIT rettificato pro forma pari a 0,8 miliardi di euro.

Capitolo Enilive e Plenitude: confermata previsione di EBITDA normalizzato pro forma pari a 1 miliardo di euro per ciascun business; e una capacità installata di energia rinnovabile prevista a 4 GW alla fine del 2024, più circa 2 GW di progetti organici in costruzione.

L’EBIT annuale rettificato pro forma e le previsioni dei flussi di cassa rettificati prima della variazione del capitale circolante sono rivisti al rialzo a oltre 14 miliardi di euro. Per quanto riguarda invece gli investimenti organici, essi dovrebbero attestarsi intorno ai 9 miliardi di euro, in linea con le previsioni iniziali. Includendo gli sviluppi attesi del piano di dismissioni, gli investimenti al netto dei proventi sono previsti nell’ordine dei 7 – 8 miliardi di euro, confermando la previsione originaria.

IL PIANO DI ACQUISTO AZIONI PREVISTO SALISCE A 1,6 MLD DI EURO CON UN AUMENTO DEL 45%

Per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, il piano di riacquisto di azioni dovrebbe ora salire a 1,6 miliardi di euro con un incremento del 45% rispetto agli 1,1 miliardi di euro comunicati nel Capital Market Update di marzo. Tale modifica è in linea con la politica di remunerazione che attribuisce il 30-35% del flusso di cassa derivante dall’attività operativa tramite dividendi e buyback e che prevede di destinare fino al 60% dei flussi di cassa incrementali rispetto alle previsioni del management, e soggetti all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti del 15 maggio 2024 di un piano di acquisti fino a 3,5 miliardi di euro. Si prevede inoltre che l’Assemblea degli Azionisti approvi il dividendo 2024 di 1 euro per azione, in aumento del 6% rispetto al 2023, con pagamento in quattro tranche a partire da settembre 2024.

Infine, il prossimo dividendo trimestrale, come deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 aprile 2024, sarà messo in pagamento il 22 maggio 2024, con data stacco cedola il 20 maggio 2024 per l’ultima rata trimestrale del dividendo 2023 di € 0,23 per azione.

Tag: Eni risultati solidi trimestre in calo gas prezzi pesa pesantemente

 
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