L’immagine della telecamera di videosorveglianza presente nei pressi di un’abitazione in via Giacomo di Salvatore segna le 7.40 del mattino del 24 aprile 2024. Sembrava una mattina come tante, ma a un certo punto il silenzio della città di Nzegna viene interrotto da un’esplosione proveniente da una stufa a gas dell’abitazione di Cosimo Guarini, pensionato 66enne di Carovigno, morto in seguito al crollo della soffitta dopo l’esplosione. Ci sono volute diverse ore di lavoro da parte dei vigili del fuoco del distaccamento di Ostuni per ritrovare il corpo dell’uomo che giaceva sotto le macerie. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 e i carabinieri della locale stazione che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.
La casa ad un piano era completamente devastata, con la strada ricoperta di detriti, compresa la porta dell’abitazione, che è stata lanciata per diversi metri. Fortunatamente gli abitanti degli appartamenti adiacenti non sono rimasti feriti, ma lo spavento è stato enorme. “Il ruggito – racconta una donna che abita a pochi metri di distanza – è stato terribile. Ho subito temuto per la mia casa”.
Guarini viene descritto dai vicini come una persona tranquilla e riservata. Non aveva figli e viveva da solo da quando sua madre era morta circa un anno prima. Aveva due fratelli e una sorella, che vivevano in Germania, che spesso lo visitavano. Dopo l’estrazione dalle macerie, la salma è stata trasportata prima al cimitero di Carovigno e successivamente al cimitero di Ostuni su ordine del PM di turno del tribunale di Brindisi. Si attende la decisione del magistrato per un eventuale esame autoptico prima della restituzione della salma alla famiglia per i funerali.
