Alluvione un anno dopo – “Sono stato allagato in via Isonzo, mia figlia era a fine gravidanza e questo era il mio unico pensiero” – .

Alluvione un anno dopo – “Sono stato allagato in via Isonzo, mia figlia era a fine gravidanza e questo era il mio unico pensiero” – .
Descriptive text here

Era martedì 16 maggio e pioveva ininterrottamente da giorni. Nel pomeriggio alcuni colleghi escono prima delle 17 per tornare a casa preoccupati per una possibile frana nei pressi delle case dove vivevano i genitori o gli animali, ma in ufficio non si registrava alcuna situazione di grave pericolo. Mia figlia era a fine gravidanza ( prevista per il 20 maggio) e questo era il mio unico pensiero, allora alle 17 sono uscita anch’io per andare ai Romiti a prendere dei sacchi di sabbia (pensando alla canzone di Lucio Dalla) e portarli nella sua casa di San Martino perché abitano al piano terra e il giardino non poteva più assorbire l’acqua.

Eccolo lì in compagnia del padre che se ne andava solo all’arrivo del suo compagno. Ritorno a casa con più calma e in Via Isonzo dove abito, vedo il fiume ormai al limite, ma stupidamente non mi rendo conto del reale pericolo e torno a casa, parcheggiando l’auto in garage per proteggerla dall’acqua. Erano anni che l’auto non passava una notte in garage ed è stato un grosso errore. I vicini, non vedendo l’auto, hanno pensato che non fossi in casa e quindi non mi hanno avvisato che il fiume stava per straripare. Solo più tardi, affacciandomi alla finestra, capisco che è tutto diverso, mi affaccio al balcone e ormai è troppo tardi. La strada è un fiume che scorre, l’auto è sommersa e in breve tempo manca la corrente e si interrompe la linea del cellulare. Nel condominio siamo tutti sulle scale a controllare l’acqua che poco a poco ricopre i gradini, sempre più gradini.

Leggi le notizie di ForlìToday su WhatsApp

Adesso ho paura, sono solo, al buio e non ho più la macchina. Non so cosa succederà e per 2 giorni non posso sapere nulla di mia figlia e della mia anziana madre. La televisione non funziona e non so cosa sta succedendo. Sappiamo molto di tutto quello che accadde allora. I morti, il fango che sembrava non andare mai via, la disperazione delle persone che hanno dovuto abbandonare la propria casa e tanto di ciò che hanno perso. I miei suoceri sono tra i più danneggiati dall’alluvione, la loro casa è in fondo al pendio vicino ad Aldi. Finalmente giovedì sera i tecnici sono riusciti a ricollegare la corrente e ho avuto di nuovo la luce che non era più scontata. Iniziamo a spalare con l’aiuto di tanti volontari per ricordarci che in giro ci sono molte persone migliori di quelle che vediamo ogni giorno in televisione.

Alluvione un anno dopo, tutte le testimonianze

Sabato sera mia figlia va in ospedale, non ho più la macchina, chiedo ad un’amica di accompagnarmi, sento che devo restare lì. Non sono utile a nessuno, ma voglio che mia figlia sappia che sono lì. Passa tutta la notte e all’alba nasce Diego, uno spettacolo. È andato tutto bene, il bambino sta bene, anche la mamma e il papà saltano di gioia. Torno a casa, grido di gioia ai vicini e ricomincio a spalare. La vita è strana, proprio il giorno in cui nasce mio nipote sono costretta a buttare via i giocattoli di mia figlia che erano in garage e che avevo conservato per 28 anni. Grazie Diego, ci hai dato la luce e la forza di sperare.

Maria Lucia Saccone

ALluvione, PER NON DIMENTICARE
Il 16 maggio 2023 la Romagna si è ritrovata nel giro di poche ore nel dramma dell’alluvione. ForlìToday raccoglie e pubblica i ricordi e le testimonianze dei lettori su quanto accaduto in quei giorni. Lo scopo è costruire e mantenere viva la memoria collettiva di quei fatti.

Se vuoi partecipare con un tuo ricordo invia:
> un testo di almeno 1.500 caratteri,
> è possibile inviare fotografie o video insieme al testo.

Invia tramite e-mail a [email protected]

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Netanyahu e Sinwar, i due nemici giurati costretti a contestare la tregua nella Striscia – .