SINGAPORE/LONDRA (Reuters) – Lo yen è crollato al livello più debole degli ultimi tre decenni nei confronti del dollaro americano dopo che la Banca del Giappone ha mantenuto i tassi di interesse invariati, lasciando i mercati in allerta per possibili interventi, soprattutto se la forte inflazione statunitense dovesse spingere il mercato azionario. dollaro più in alto.
Lo yen è sceso dello 0,74% a 156,82 per dollaro, il minimo dal 1990.
Anche lo yen ha toccato il minimo da 16 anni contro l’euro, a 168,23.
Al termine di una riunione di due giorni, la Banca del Giappone ha lasciato il suo obiettivo di tasso di interesse a breve termine allo 0-0,1% e ha apportato lievi modifiche al rialzo alle previsioni di inflazione. I trader non si aspettavano un cambiamento nella politica monetaria, ma hanno visto la decisione come una conferma che si prevedevano solo movimenti su piccola scala.
Il governatore della BoJ Kazuo Ueda ha affermato che la debolezza dello yen non ha avuto finora un impatto significativo sull’inflazione.
Il divario tra dollaro e yen potrebbe allargarsi ulteriormente, esacerbando la pressione sulla valuta giapponese, se i dati relativi all’indice dei prezzi ‘core’ americano PCE, misura dell’inflazione preferita dalla Fed e all’ordine del giorno oggi alle 14.30, dovessero mostrare un aumento.
La sterlina e l’euro si sono mossi poco, mantenendo i guadagni ottenuti ieri, quando i dati hanno mostrato che la crescita degli Stati Uniti è stata la più lenta in quasi due anni.
La sterlina si attesta a 1,2515 dollari e l’euro a 1,0735 dollari.
(Traduzione di Camilla Borri, montaggio di Sabina Suzzi)
