Israele conferma la morte di un ostaggio, in attesa della risposta di Hamas sulla tregua – .

Israele conferma la morte di un ostaggio, in attesa della risposta di Hamas sulla tregua – .
Israele conferma la morte di un ostaggio, in attesa della risposta di Hamas sulla tregua – .

Secondo fonti egiziane riportate dal quotidiano libanese Al Akhbar, Hamas avrebbe chiesto più tempo per rispondere alla proposta di cessate il fuoco, che per ora è negativa. Intanto l’Oms si prepara a un’incursione a Rafah. La disponibilità di cibo nella Striscia migliora leggermente

Lo ha confermato il governo israeliano morte di un uomo con la doppia cittadinanza israeliana e portoghese tenuto in ostaggio nella Striscia di Gaza dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Dror Or, questo il suo nome, aveva 49 anni ed era stato rapito dal Kibbutz Be’eri con due dei suoi tre figli, di 17 e 13 anni, poi liberato a novembre grazie a uno degli accordi di cessate il fuoco negoziati tra Israele e Hamas. Sua moglie è stata uccisa nell’attacco.

La sua morte è stata annunciata da mediatori del Qatar, degli Stati Uniti e dell’Egitto stanno ancora aspettando la risposta di Hamas ad una nuova proposta di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi. Il gruppo radicale palestinese ha confermato che una delle sue delegazioni si recherà in Egitto per ulteriori colloqui. Lo aggiunge un comunicato del gruppo Il capo Ismail Haniyeh ha sottolineato lo “spirito positivodel gruppo nello studio della proposta cessate il fuoco” in una telefonata con il capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamel.

Ma secondo quanto riportato dal quotidiano libanese Al Akhbar, che cita fonti egiziane, Hamas avrebbe chiesto ai mediatori “più tempo” esprimere la sua opinione sulla proposta e lo avrebbe fatto ha inviato “chiari segnali” che la sua posizione in merito era “negativa”. Pertanto, nelle ultime 48 ore, spiega il quotidiano libanese, i contatti egiziano-israelo-americani si sono intensificati per evitare il fallimento dei negoziati.

L’OMS si prepara all’incursione israeliana a Rafah

Sempre secondo le stesse fonti egiziane, il Cairo avrebbe “ricevuto il promettere” da Israele di “rinviare qualsiasi operazione militare a Rafah almeno fino alla fine della prossima settimana“.

Intanto di notte sette persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano contro acasa nel nord di Rafah. Lo riferisce il corrispondente di Al Jazeera Tareq Abu Azzoum, che riporta anche “aaumento degli attacchi aerei e dei bombardamenti di artiglieria” in altre zone della città, soprattutto nella zona est.

Durante una conferenza stampa a Ginevra, un funzionario dell’Organizzazione mondiale della sanità ha affermato che l’agenzia delle Nazioni Unite ha preparato un piano di emergenza nel caso di un’incursione israeliana a Rafah che preveda anche la realizzazione di un nuovo ospedale da campo, ma questo non sarà assolutamente sufficiente ad evitare un aumento sostanziale delle vittime.

“Questo piano di emergenza è a cerotto“, Egli ha detto Rik PeeperkornRappresentante dell’OMS per i territori palestinesi occupati, che ha aggiunto di essere “estremamente preoccupato” che un’eventuale incursione possa chiudere il valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto, utilizzato per importare forniture mediche.

Anche un altro funzionario dell’ONU, Jens Laerke, ha sottolineato che l’incursione, oltre a provocare un massacro di civili, provocherebbe un duro colpo alle operazioni umanitarie in tutta la Strisciacome sono gestito principalmente da Rafah.

La crisi alimentare nella Striscia di Gaza sta leggermente migliorando

L’unica nota “positiva” del briefing è la dichiarazione di Peeperkorn sulla crisi alimentare nella Striscia. Il funzionario dell’OMS ha affermato che La disponibilità di cibo nell’enclave palestinese è leggermente migliorataanche se il il rischio di carestia non è “assolutamente” superato.

Rispetto a qualche mese fa “ci sono sicuramente più alimenti di base, più cereali, ma anche alimenti un po’ più diversificati sul mercato. Non solo al Sud, ma anche al Nord”, dove fino a poche settimane fa si sopravviveva con l’equivalente calorico di meno di una lattina di fagioli al giorno.

Israele libera 64 palestinesi attraverso il valico di Kerem Shalom

Le autorità israeliane lo hanno fatto giovedì liberati 64 palestinesi arrestato durante l’offensiva militare a Gaza. Uno di loro è stato restituito morto, mentre un altro è arrivato in condizioni critiche ed è stato trasferito in ospedale una volta superato il valico di Kerem Shalom controllato da Israele, ha detto l’Agenzia palestinese per i confini e gli attraversamenti.

Decine di palestinesi liberati da Israele negli ultimi mesi hanno denunciato maltrattamenti durante la detenzione, comprese torture e privazione del cibo e del sonno. Sempre giovedì due associazioni di prigionieri palestinesi hanno dichiarato che il Il capo del reparto di ortopedia dell’ospedale Al Shifa, Adnan al Bursh, è morto in una prigione israeliana dopo più di quattro mesi di detenzione. Al Bursh è stato arrestato dalle forze israeliane mentre lavorava temporaneamente nell’ospedale di al Awada, a nord di Gaza.

Le due nuove morti portano almeno il bilancio dei palestinesi morti sotto la custodia israeliana 18 dall’inizio della guerrahanno detto i due gruppi, esortando le autorità israeliane a rivelare il numero, l’ubicazione e il destino dei palestinesi di Gaza detenuti.

 
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