Ma quale moratoria sulle autorizzazioni per le fonti rinnovabili vorrebbe attuare il Consiglio Todde? – .

Ma quale moratoria sulle autorizzazioni per le fonti rinnovabili vorrebbe attuare il Consiglio Todde? – .
Ma quale moratoria sulle autorizzazioni per le fonti rinnovabili vorrebbe attuare il Consiglio Todde? – .

[Stefano Deliperi]

Il Consiglio Regionale presieduto dall’On. Alessandra Todde ha approvato il risoluzione n. 3/11 del 30 aprile 2024Proposta di legge riguardante “Misure urgenti per la tutela del paesaggio, del patrimonio paesaggistico e ambientale” (qui il relazione).

In questo momento c’è un far west e un vuoto normativo, ci siamo presi del tempo per mettere in atto delle regole e poter negoziare con lo Stato, sia per quanto riguarda l’individuazione delle aree idonee, sia per l’apertura della revisione del la paesaggistica che è di competenza concorrente dello Stato“, Come questo ha spiegato la presidente della Regione Autonoma della Sardegna Alessandra Todde ha spiegato l’obiettivo dell’intervento fermare per 18 mesi: “non è una moratoria, ma una sospensione” alla realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili in Sardegna.

Una fermata”non tanto le autorizzazioni, perché le indagini sono di competenza nazionale, quanto piuttosto la loro attuazione e attuazione“.

In realtà, quindi, non ce n’era fermare il selvaggio west degli oltre 800 progetti presentati per quasi 58 GW di potenza (quasi 30 volte la potenza degli impianti attualmente esistenti in Sardegna, 7 volte l’obiettivo al 2030 fissato a livello UE). C’è stata l’approvazione di un disegno di legge che dovrà seguire la consuetudine processi in Consiglio Regionale per la sua eventuale approvazione nel testo definitivo che la Camera di Consiglio delibererà.

Il disegno di legge prevede “il divieto di costruire nuovi impianti di produzione e stoccaggio di energia elettrica da fonti rinnovabili che incidano direttamente sull’occupazione del territorio” anche per “impianti di produzione e stoccaggio di energia elettrica da fonti rinnovabili i cui iter autorizzativi o concessori sono in corso al momento dell’entrata in vigore della presente legge” (art. 2) in attesa dei decreti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che individuino le aree idonee e non idonee per l’installazione di tali impianti (direttiva n. 2018/2001/UE, arte. 5 della legge 22 aprile 2021, n. 53) e il successivo adeguamento del piano paesaggistico regionale (PPR)in ogni caso entro e non oltre 18 mesi.

In verità, non si tratta rose e fiorial di là qualche commento entusiasta.

Innanzitutto non si dice nulla dei numerosi progetti di parchi eolici al largo e non sembra che la previsione di quanto noto sia stata adeguatamente presa in considerazione arte. 20, comma 6, del decreto legislativo n. 199/2021secondo cui “in attesa dell’individuazione delle aree idonee, non possono essere previste moratorie o sospensioni dei termini dei procedimenti autorizzativi”.

La giurisprudenza costituzionale è stata estremamente chiara nell’attribuire allo Stato l’emanazione dei principi fondamentali della materia “energia”, tra cui le disposizioni in materia di individuazione delle aree idonee e inidonee per l’ubicazione degli impianti, la predisposizione di un’autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio dei medesimi impianti, previo accordo in Conferenza Stato – Regioni – Province Autonome (cfr Sentenza Corte Costituzionale n. 27/2023; Sentenza Corte Costituzionale n. 11/2022; Sentenza della Corte Costituzionale. N. 177/2021; Sentenza Corte Costituzionale n. 106/2020). In particolare, lo Statoattraverso la regolamentazione delle procedure di autorizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, ha introdotto principi che… non tollerano deroghe su tutto il territorio nazionale” (sentenze n. 286 del 2019, n. 69 del 2018 e n. 99 del 2012 ; nello stesso senso, sentenza n.”.

Una legge regionale che prevedesse una moratoria delle procedure o la sospensione delle autorizzazioni per gli impianti eolici e fotovoltaici sul proprio territorio regionale verrebbe molto probabilmente messa in discussione ancora una volta per conflitto di poteri (arte. 127 Costituzione.) da parte dello Stato dinanzi alla Corte costituzionale con esiti del tutto prevedibili.

Non solo.

IL fermare proposto sarebbe “non tanto le autorizzazioni, perché le indagini sono di competenza nazionale, quanto piuttosto la loro attuazione e attuazione“: ciò significa che un progetto potrebbe essere autorizzato, ma non potrebbe essere effettivamente realizzato, con l’ovvio avvio di azioni risarcitorie nei confronti della Regione.

Come puoi vedere, il perplessità (per usare un eufemismo) sul piano giuridico non sono pochi e nemmeno di scarsa importanza.

Una soluzione giuridicamente percorribile, tuttavia, sembra essere quella del moratoria nazionalela sospensione di ogni procedimento e autorizzazione per nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

La Regione autonoma della Sardegna è coordinatore della Commissione Ambiente ed Energia del Conferenza Permanente delle Regioni e delle Province Autonome (delibera del 31 marzo 2016, cfr Deliberazione della Giunta Regionale della Sardegna n. 37/26 del 21 giugno 2016): in quel momento la proposta può essere approvata moratoria nazionale portare a Conferenza Permanente Stato – Regioni e Province Autonomein modo da renderlo una misura efficace a livello nazionale.

UN moratoria nazionale sarebbe più che giustificato.

Vi ricordiamo che su tutto il territorio nazionale il richieste di connessione per nuovi impianti presentato a Terna terme (gestore della rete elettrica nazionale) al 31 marzo 2024 erano complessivamente 5.678, pari a 336,38 GW di potenza, suddivisi in 3.642 richieste di sistemi di produzione di energia da fonte solare per 144,84 GW (43,06%), 1.897 richieste di energia sistemi di produzione da fonte eolica onshore per 101,14 GW (30,07%) e 139 richieste di sistemi di produzione di energia da fonte eolica offshore per 90,41 GW (26,88%).

La Soprintendenza Speciale per il PNRR, organismo del Ministero dei Beni Culturali, dopo approfondite valutazioni, ha evidenziato in maniera chiara e chiara che “è in corso un’azione complessiva per la realizzazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili (fotovoltaico/agrivoltaico, eolico onshore e offshore)… a livello nazionale, dove le richieste di connessione alla RTN per nuovi impianti da fonti rinnovabili hanno raggiunto il valore complessivo di circa 328 GW rispetto al target FF55 al 2030 di 70 GW(nota supr. PNRR prot. n. 51551 del 18 marzo 2024), ossia 4,7 volte l’obiettivo fissato a livello europeo.

Ed è davvero uno moratoria nazionale l’oggetto della petizione Sì alle energie rinnovabili, no alla speculazione energetica! promosso dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) che in meno di 24 ore ha già raccolto più di millecinquecento firme

Nessun cittadino che voglia difenderlo Proprio ambiente e il Proprio territorio, salvaguardando contemporaneamente il proprio portafoglioPotere lavati le mani.

Cosa sta accadendo oggi in Italia nel contesto della transizione energetica è dare corpo ai peggiori incubi sul destino dei nostri boschi, campi, prati e paesaggi storici Bel Paese.

Il sacrosanto passaggio all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (sole, vento, acqua) dalle tradizionali fonti fossili (carbone, petrolio, gas naturale) in assenza di pianificazione e anche di semplice buon senso sta favorendo il peggio speculazione energetica.

È giunto il momento per ognuno di noi di far sentire la propria voce: firmare, diffondere e far firmare il messaggio petizione popolare per la moratoria nazionale sulle autorizzazioni per nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili!

La petizione popolare, promossa dall’associazione ecologica Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), può essere firmata qui https://chng.it/MNPNNM9Q62.

Stefano Deliperi è il portavoce del Gruppo di Intervento Legale (GrIG)


Questo articolo è stato pubblicato sabato 4 maggio 2024 alle 08:09 e classificato in Ambiente. Puoi seguire i commenti su questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o un trackback dal tuo sito.

 
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