Alla Classense Stefano Liberti spiega il cambiamento climatico a un anno dall’alluvione – .

Alla Classense Stefano Liberti spiega il cambiamento climatico a un anno dall’alluvione – .
Alla Classense Stefano Liberti spiega il cambiamento climatico a un anno dall’alluvione – .

A un anno dall’alluvione si parla di cambiamento climatico e dell’impatto che avrà sull’Italia nei prossimi anni. Per il Festival Culture di Frontiera/Scritture giovedì 9 maggio alle 17.30 alla Biblioteca Classense (e per un secondo incontro aperto anche alle scuole venerdì 10 alle 10) Stefano Liberti, giornalista d’inchiesta che collabora con L’Espresso, Internazionale, El Pais e La Monde, autore del libro “Terra bruciata. Come la crisi ambientale sta cambiando l’Italia e le nostre vite” (Rizzoli). Il giornalista ne parlerà con Matteo Cavezzali.

L’aprile 2024 è stato il più caldo in Europa da quando si conoscono le registrazioni, e ha fatto seguito a un inverno che ha registrato 3,4 gradi in più rispetto alla media del trentennio 1981-2010. Come sottolinea Liberi, la crisi ambientale è causata dal nostro modello di sviluppo – fatto di deforestazione e urbanizzazione incontrollata, senza alcun rispetto per l’equilibrio degli ecosistemi – e ha colpito il nostro Paese con particolare violenza. Sì, perché la morfologia del territorio e la posizione geografica pongono l’Italia in prima linea nel cambiamento climatico. Un viaggio attraverso l’Italia e il Mediterraneo per capire cosa sta succedendo al nostro clima: i ghiacciai che si ritirano, le coste erose dall’innalzamento dei mari, le città sempre più arroventate. Il legame tra l’alluvione in Romagna e l’invasione dei granchi blu. Venezia minacciata dall’acqua alta e la Sicilia in via di desertificazione. Ma l’allarme non riguarda solo il paesaggio: coinvolge l’agricoltura, il turismo, la sicurezza delle nostre case e la disponibilità di energia idroelettrica. In breve, influisce sulla vita quotidiana di ognuno di noi. La questione non è più quale pianeta lasceremo ai nostri nipoti, ma piuttosto in quali condizioni si trova oggi il Paese in cui viviamo. Con passione e competenza, coniugando l’inconfutabilità dei dati scientifici con la potenza del live reporting, Stefano Liberti ci porta alla scoperta di un’Italia in cui convivono realtà opposte: esempi già in prima linea di tutela ambientale e una politica nazionale inadeguata e immobile. E ci ricorda che è giunto il momento di agire, promuovendo una presa di coscienza collettiva e stimolando un dibattito franco, costruttivo e non ideologico su un tema non più rinviabile.

 
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