Ieri 5 maggio la festa della Gilda dei Falegnami – .

Ieri 5 maggio la festa della Gilda dei Falegnami – .
Ieri 5 maggio la festa della Gilda dei Falegnami – .

Sassari. Ieri (domenica), una settimana in anticipo rispetto alla consueta data della seconda domenica di maggio (per evitare sovrapposizioni con la Cavalcata Sarda, quest’anno, a sua volta anticipata di una domenica rispetto alla tradizionale penultima domenica del mese), la La Gilda dei Falegnami ha rinnovato la sua grande celebrazione. Come da tradizione comune a tutte le associazioni cittadine, eredi delle antiche corporazioni di arti e mestieri, al mattino, al termine della messa, si è svolta la cerimonia dell’Intregu. Con un’ulteriore novità. L’evento, come tutti gli altri eventi celebrativi in ​​programma in questi giorni, è stato spostato nella parrocchia di Sant’Apollinare. L’anno scorso fu la chiesa dei Servi di Maria ad ospitare i festeggiamenti. Santa Maria di Betlem, sede del Gremio ma di tanti altri, resta chiusa a causa del cantiere in corso ormai da quasi due anni per mettere in sicurezza la volta della navata e per i lavori urgenti che interessano la facciata e il tetto.

La funzione religiosa di ieri è stata presieduta dal padre guardiano dei Frati Minori Conventuali di Santa Maria, Salvatore Sanna, coadiuvato dal parroco di Sant’Apollinare Andrea Stara. Alla fine, come accennato prima, la bandiera del gremio è passata dall’obriere maggiore uscente Danilo Fois al nuovo obriere maggiore Danilo Pierluigi Contini, mentre Romolo Addis è il nuovo obriere candelabro. Quattro nuovi giocatori: Vittorio Poddighe, Gianni Carta, Ferdinando Concas e Raffaele Abis. A nome della comunità del Gremiale ha partecipato il presidente dell’Intergremio Fabio Madau. I brani sono stati eseguiti dal Coro di Pozzomaggiore.

Da segnalare la presenza in chiesa del sindaco Nanni Campus e di alcuni candidati sindaco alle elezioni comunali del prossimo 8 e 9 giugno (Mariotti, Lucchi, Mascia e Palopoli) e di diversi consiglieri comunali (tra cui Fabio Pinna, Francesco Ginesu e Lello Masia, più l’ex assessore Laura Useri).

In serata la processione con il simulacro di San Giuseppe, patrono del Gremio, ha attraversato le vie del centro cittadino, con partenza e ritorno a Sant’Apollinare, con la partecipazione della folla cittadina. L’accompagnamento musicale è stato affidato alla Banda Luigi Canepa.

La Gilda dei Falegnami (in dialetto sassarese Li Ax Masthri) è l’erede diretta dell’omonima corporazione antica e medievale. Già negli ordinamenti del 1381 (integrati negli Statuti di Sassari) si menziona la loro opera, con la prescrizione del prezzo. Nel 1531 furono citati tra gli otto candelieri che parteciparono alla Faradda, ma inseriti nella più grande Confrarìa di Nostra Signora degli Angeli, insieme ai muratori e a tutti coloro che lavoravano la pietra e il legno. Secondo un’ordinanza del 1538 facevano parte della Confrarìa, oltre ai muratori, carpentieri, picconi, sellai e bottai. Questi gruppi, così associati, avevano come protettrice la Madonna degli Angeli. Tuttavia nel 1800 i Falegnami abbandonarono la Confrarìa. Scelsero San Giuseppe Patriarca come loro patrono e cercarono una nuova cappella. Inizialmente si rifugiarono nel convento dei Trinitari, nell’odierna chiesa della Santissima Trinità. Ma poco dopo il convento venne soppresso. I Falegnami tornarono così a Santa Maria, dove nel 1809 si accordarono con i Frati Minori Conventuali per l’acquisto di una cappella, quella di Santo Stefano, con facoltà di realizzare una nicchia nel muro per collocarvi la statua di San Giuseppe e con un spazio antistante per la sepoltura dei membri. Con i Falegnami passavano anche gli altri lavoratori dei maestri burò, dei maestri archibugieri, dei bottai, dei sellai e dei maestri mulini. Tuttavia, il candelabro rimase in possesso dei Massoni. I nuovi statuti del gremio risalgono al 1806. I Falegnami tornarono a sfilare alla Faradda solo nei primi decenni del XX secolo.

La bandiera del Gremio è blu damascata. Da un lato c’è l’immagine del patrono San Giuseppe, dall’altro quella della Sacra Famiglia, compatrona dell’associazione. Il colore della bandiera è lo stesso degli altri due gruppi dell’antica Confraria degli Angeli, cioè Muratori e Piccapietre, ma in passato anche la loro bandiera era bianca.

Il candeliere che partecipa alla Faradda fu costruito dai Fratelli Clemente e debuttò nel 1921, insieme al gremio appena ammesso. Alla base c’è lo stemma di Sassari. Sul gambo, bianco con bordi dorati, sono raffigurati in rilievo un martello, una sega, una squadra e una pinza, attrezzi da lavoro; in una piazza del capitello c’è l’immagine di San Giuseppe e in un’altra la Sacra Famiglia. Il candeliere pesa 164 kg con i pali.

 
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