Per questo il cielo sopra il cuneese si è colorato di rosso – .

Per questo il cielo sopra il cuneese si è colorato di rosso – .
Per questo il cielo sopra il cuneese si è colorato di rosso – .

Spettacolo unico ieri sera (venerdì 10 maggio) in Piemonte e sulle Alpi cuneesi ripagato da un cielo terso al tramonto. UN’aurora polare di eccezionale ampiezza e luminosità illuminava l’orizzonte settentrionale con una luce via via divenuta più intensa e attraversata da colonne luminose verticali che si innalzavano verso il cielo.

È stato il risultato dell’annunciato arrivo nella nostra atmosfera di particelle emesse dai “flares” solari. che in questi giorni costellano la fotosfera della nostra stella. Il sole è infatti nella fase massima della sua attività nel 2024 e, come illustrato in questi giorni sul web da una bellissima fotografia di Piero Bianucci, ne è costellato numerosi gruppi di “macchie” che testimoniano la sua forte attività ciclica (dura in media 11 anni) ha raggiunto il suo apice negli ultimi giorni. Macchie ma anche “razzi” e materiali emessi dalla “corona” solare.: particelle ad alta energia che interagiscono con il campo magnetico terrestre al punto da creare questi effetti luminosi in movimento che da sempre stupiscono (un tempo terrorizzano) chi ha la fortuna di osservarli.

Solitamente le aurore polari (alla nostra latitudine e nel nostro emisfero: «borealis») sono oggetto di viaggi turistici, in Groenlandia ad esempio, e appaiono verdi anziché rossi come accade molto più raramente alle nostre latitudini. Una differenza dovuta all’altezza alla quale le particelle elettriche solari incontrano la nostra atmosfera: nel primo caso (in Groenlandia o comunque verso il polo) le particelle – che si dirigono verso i poli – arrivano a quote più basse, oltre i 100 km, dove interagiscono con l’ossigeno molecolare (O2) emettendo luce verde. Quando però l’emissione solare è ad altissima energia, come in questo caso, le particelle solari interagiscono molto più in alto (e quindi visibili a noi a basse latitudini) sopra i 400 kmgià con l’ossigeno atomico (O) che emette una luce rossa. Il rosso di questo evento di ieri 10 maggio 2024 testimonia un “massimo solare” molto forte.di un’emissione solare di grande energia, favorita a sua volta (da osservare da tutti) da un cielo limpido come ieri sera.

 
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