Una separazione che ha avuto eco al punto da sollevare nubi sul futuro Tudor al Lazio. La decisione di Kamada di non proseguire con i biancocelesti ha diviso un ambiente e dopo le spiegazioni del club sul divorzio è arrivata anche la versione del giocatore: «È deciso al 100% che lascerò la Lazio. All’inizio avevo intenzione di restare – ha rivelato il giapponese a Football Zone – ma l’Italia è così e il presidente della Lazio (Lotitondr) è famoso per essere uno dei soggetti con cui è più difficile negoziare”.
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È ancora: “Volevo solo un anno di contratto e non ho chiesto niente di più perché ero pagato abbastanza. Non siamo riusciti a trovare un accordo su questo. Non so cosa abbia detto il mio agente al club, ma volevo solo un’altra stagione di contratto”. Infine su Tudor: «Con l’allenatore avevo parlato tante volte. Mi stava migliorando, si prendeva cura di me e spesso parlavamo anche del fatto che voleva il mio rinnovo. Anche quando ho deciso di partire sono rimasto in contatto, con lui non mi sono trovato male. È un allenatore che spero di incontrare ancora e lavorarci insieme da qualche altra parte.
La risposta del giapponese dopo lo sfogo di Fabiani
Scorso 30 maggio è scaduta l’opzione di rinnovo unilaterale in favore di Kamada per restare altre tre anni al Lazio. Questo era l’accordo della scorsa stagione, ma l’entourage del giocatore giapponese – disposto a restare agli ordini di Tudor – ha chiesto che si potesse replicare un’altra stagione unica di contratto, tra l’altro con una bassissima clausola per liberarsi. Chiede di aver innescato il divorzio con tanto di sfogo del regista Fabiani ai canali del club: «Hanno provato a farciestorsione, ma non permettiamo a nessuno di ricattarci”. Morale della favola, la Lazio dovrà ripartire senza il miglior giocatore della gestione Tudor.
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