Amadeus (Foto: ImagoEconomica/Fnsi)
Usigrai 03 giugno 2024
Le rappresentanze sindacali: «In gioco ci sono pubblicità e appalti pubblici che insieme potrebbero cambiare il canale».
«Se Amadeus lascia la Rai e porta via anche i format di successo, il problema per l’azienda non è di poco conto. In gioco ci sono contratti pubblicitari e audience che insieme potrebbero cambiare canale. Eppure in viale Mazzini fanno finta di nulla e i dirigenti, vecchi e nuovi allo stesso tempo, appaiono felici di firmare nuovi contratti multimilionari mentre dall’altra cancellano accordi sindacali o provano a firmarne di nuovi senza aver preso conto di ogni valutazione relativa ad un piano industriale di cui non sono stati ancora misurati gli effetti sull’organizzazione del lavoro e sulla contabilità aziendale”. Lo sottolinea Usigrai, dopo che Laura Carafoli, responsabile contenuti del gruppo Warner Bros. Discovery per il Sud Europa, ha annunciato in un’intervista a Repubblica che Amadeus condurrà sulle Nove di inizio stagione uno dei suoi programmi storici, Soliti Ignoti. . che andrà in onda con il titolo originale Identity.
«A poco valore valgono le generiche rassicurazioni dei vertici in scadenza sul mantenimento dei perimetri occupazionali – prosegue la nota -. Da parte nostra assistiamo solo a reali tagli agli stipendi, zero investimenti in news, riduzioni di personale, chiamate dirette a nuovi collaboratori esterni e un’innaturale proliferazione di qualifiche ad personam che appaiono sempre più slegate da ogni logica industriale e di prodotto. Una logica complessiva che sta aumentando il lavoro d’ufficio dei giornalisti che, senza troupe e tecnici per svolgere i servizi, non escono più dalle redazioni e sono sempre più condizionati dall’utilizzo di immagini e notizie confezionate dagli uffici stampa invece che dalla possibilità di verificare direttamente i fatti per un’informazione che sia veramente al servizio dei cittadini e non megafono di interessi particolari”. (Ansa, 3 giugno 2024)
