L’Ancona non parteciperà al prossimo campionato di Serie C. La notizia non è ancora ufficiale ma ormai è certa. A causa del mancato pagamento degli stipendi di marzo e aprile da parte di Tony Tiong, che ha dichiarato problemi di liquidità nonostante i piani per la prossima stagione fossero discussi fino a poco tempo fa, l’iscrizione al campionato professionistico non sarà possibile.
Di fronte a questa situazione, Roberta Nocelli E Mauro Canil hanno cercato disperatamente di reperire i 450.000 euro necessari per i pagamenti, riuscendo ad ottenere i fondi la sera di martedì 4 giugno grazie a un imprenditore disposto a rilevare il cluba patto che l’Ancona restasse in Serie C.
Tuttavia, anche se i trasferimenti sono stati effettuati in tempo, non è stato possibile registrarli come avvenuti entro il 4 giugnocome richiesto dalle normative federali, portando così a storno dei bonifici e restituzione dell’importo al proprio cliente. Ciò portò alla rinuncia della licenza per la Serie C, condannando l’Ancona a ripartire, nella migliore delle ipotesi, dalla Serie D.
Il futuro dell’Ancona calcio è ormai incerto, con il sindaco Daniele Silvetti che ha espresso preoccupazione e chiesto chiarezza e rispetto per la città e per i tifosi. E’ previsto per domani un incontro tra lo stesso sindaco, Mauro Canil e Roberta Nocellimentre la sera di venerdì 7 giugno ci sarà a corteo organizzato dalla Curva Nord.
Il sindaco Silvetti ha dichiarato la necessità di valutare la situazione economico-finanziaria della società, escludendo ipotesi irrealistiche e cercando di stabilire un piano concreto per il futuro sportivo della città. Ha esortato le forze locali a unirsi per sostenere il club e garantire certezza ai tifosi, sottolineando l’importanza della partecipazione locale per recuperare la situazione.
L’Ancona è stata quindi travolta dal tradimento di Tony Tiong, cosa che ha fatto far crollare i sogni di un’intera città. L’illusione di un futuro in Serie C è svanita in un lampo, lasciando dietro di sé solo tanta delusione e incertezza.
