Il primo ministro albanese «Edi Rama è uno dei migliori leader europei ed è anche un gran furbo: prende tanti soldi, fa lavorare aziende albanesi, ha buoni rapporti con un leader dei Paesi fondatori l’UE e deve aderire all’Unione europea il più rapidamente possibile, secondo la sua visione”. Lo ha detto il governatore della Puglia, Michele Emiliano – parlando a Tagadà su La7 – parlando di Protocollo Italia-Albania per la realizzazione, nel Paese delle Aquile, di due centri per migranti con una spesa prevista di 670 milioni di euro per 5 anni.
Emiliano ha ricordato che era «ottimo amico di Edi Rama, uno che vince sempre perché prende soldi, fa lavorare i suoi, fa un favore alla Meloni e le facilita l’ingresso nell’Ue, ma non è colpa di Edi Rama”. Emiliano ha anche spiegato che con il protocollo «mandiamo in Albania i capifamiglia maschi e non possiamo mandare né le donne né i bambini che per legge devono restare qui con noi, quindi separiamo le famiglie e ne portiamo pochissimi».
Il “decreto flussi”
Il governatore pugliese è intervenuto, nel corso della trasmissione, anche della denuncia sull’ingresso in Italia di lavoratori stranieri con i “decreti flussi” presentati dal premier Meloni alla direzione nazionale antimafia. La procura nazionale antimafia – ha detto Emiliano – “è l’unico procuratore in Italia a non avere azione penale diretta, cioè non può svolgere direttamente indagini”. Giorgia Meloni – ha proseguito – “probabilmente avrebbe dovuto fare quello che fa un presidente del Consiglio, cioè attraverso il Viminale, dare direttive agli uffici di polizia giudiziaria di avviare di propria iniziativa un’indagine per verificare il significato di questi numeri”. «Ora – ha concluso – la Procura nazionale, a sua volta, dovrà coinvolgere le procure competenti, quella di Napoli immagino e le altre della Campania, che dovranno impartire direttive agli organi di polizia per accertare tutto questo. Evidentemente basta questo per andare in televisione”.
