La Vuelle A si vendica. Promosso in D battendo Urbania – .

La Vuelle A si vendica. Promosso in D battendo Urbania – .
La Vuelle A si vendica. Promosso in D battendo Urbania – .

Vincere uno scudetto con la scritta Pesre sulle maglie biancorosse non ha prezzo. Questa volta la Vuelle A ci riesce, espugnando Urbania in finale (62-80) e salendo in Serie D. “Ci siamo vendicati, l’anno scorso vinsero la finale in casa nostra” ricorda il tecnico Lorenzo Longoni. Che, curiosamente, annovera tra i suoi giocatori il fratello Matteo, allenatore del Bramante: “Un trequartista vecchio stile, che era davvero la mia estensione in campo. Ma io non ho fatto favoritismi, anzi, gli ho dato di tutto e anche lui ha fatto. a me – sorride -. L’anno scorso, dopo aver perso la finale, io e lui abbiamo stretto un patto: che saremmo arrivati ​​alla fine e così è stato”. Come accade nelle minor, la fascia d’età è molto ampia: si va dal 2002 (il più giovane) a Nico Ferri, classe ’73, famoso in città per aver sfidato Daye su un campo quando aveva 13 anni. “Darren, con cui sono sempre rimasto in contatto, mi ha fatto i complimenti – racconta Nico, un pantanese vero -. Vincere uno scudetto è sempre una grande gioia, non conta la categoria: sono arrivato fino in Serie B, ma mi diverto comunque tantissimo, soprattutto perché il nostro campo di casa è la Baia Flaminia, un posto magico”. Fondata dall’avvocato Alessandro Pagnini una decina di anni fa, la società è un’ASD collegata alla casa madre che le fornisce le divise e cura il tesseramento: “Ma dobbiamo pensare a tutto il resto, a partire dalla ricerca degli sponsor Per me che sono l’allenatore non è mai stato rilassante, è un impegno che prendi gratis e ti stanca. Adesso voglio solo godermelo, al futuro penseremo dopo”.

ef

 
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