ottiene zero voti – .

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Il catastrofismo apocalittico del sacerdoti della religione del clima non sembra ripagare politicamente. Lo hanno ampiamente dimostrato le recenti elezioni europee, che hanno respinto sonoramente partiti e movimenti turboecologici in tutto il vecchio continente, usciti letteralmente con le ossa rotte dal voto per il rinnovamento delle istituzioni comunitarie.

A ben vedere, però, non si tratta di una tendenza esclusivamente europea. Anzi, paradossalmente c’è anche chi, anche a livello locale, sta peggio. Molto peggio.

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Questo è il caso del climatologo Luca Mercallinoto al grande pubblico per le sue apparizioni televisive nell’Che tempo fa’candidato al consiglio comunale di Usseauxuna cittadina in provincia di Torino dove il programma di Fazio non sembra riscuotere grande successo.

Nel piccolo borgo del torinese, che conta meno di duecento anime, i cittadini furono chiamati a eleggere il nuovo sindaco, scegliendo tra Cristina Cappelletti, poi eletta, e Alberto Sasso, nelle cui liste figurava anche il nome di Mercalli , tra gli altri. , determinati a intraprendere, partendo dal basso, il cammino dell’ carriera politica con l’intento di perorare la causa del cambiamento climatico che gli sta tanto a cuore.

Almeno stando al risultato elettorale ottenuto, però, sembrerebbe che il climatologo, con le sue argomentazioni, non abbia convinto molto gli abitanti di Usseaux. La risposta dei sondaggi è stata infatti impietosa: zero voti a suo favore. Neppure un brandello di cartoncino con scritto sopra il nome Mercalli. Un verdetto al limite della tragicommedia, che ha colto di sorpresa anche il diretto interessato, il quale si è detto stupito dalla diffidenza mostrata nei suoi confronti dai cittadini del paesino torinese, attenti a non lasciarsi ammaliare né dalla narrazione ambientalista né dalla notorietà del personaggio. “Hanno usato la stessa indifferenza che usano per l’ambiente”, ha commentato stizzito il climatologo dopo aver appreso il risultato del conteggio, che per lui si è rivelato a dir poco un fallimento.

La clamorosa sconfitta subita da Usseaux sembrerebbe quindi aver stroncato sul nascere le ambizioni politiche del climatologo tanto care a lui. Fabio Fazio. E pensare che, tra i Verdi, c’era anche chi lo avrebbe voluto ministro dell’Ambiente, come ha ammesso senza giri di parole lo stesso Mercalli. Nel frattempo però, almeno in questo primo ‘esperimento’ politico, come lui stesso, da scienziato, ama definirlo, il termometro del voto non si è mosso minimamente dallo zero.

Salvatore Di Bartolo, 14 giugno 2024

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