Jarno Widar vince ancora a Fosse – .

Jarno Widar vince ancora a Fosse – .
Jarno Widar vince ancora a Fosse – .

Li ha provati tutti Mathys Rondelin quella che era considerata la fase regina di questa Giro Next Gen, ma alla fine il Tudor francese fu respinto con perdite. A È vince ancora Jarno Widar, che al suo secondo arrivo in salita certifica la sua superiorità e allunga ulteriormente il suo vantaggio in classifica. Il belga di Lotto Dstny si è ripetuto grazie alla sua notevole capacità di cambiare ritmo nel breve periodo, e gli è bastato meno di un chilometro per fare la differenza sul rivale francese, che aveva provato a fare la differenza sul ritmo. Anche Rondel ha perso il secondo posto Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z), il migliore nel rispondere al tiro di Widar. Lo spagnolo potrà riprovarci domani, ma al momento la maglia rosa non sembra avere punti deboli che possano essere scalfiti.

Giro Next Gen 2024, la cronaca della sesta tappa

I primi sessanta chilometri pianeggianti dopo la partenza da Borgo Vigilio fanno salire alle stelle la media della prima ora, nella quale si registrano diversi tentativi di fuga. Ci prova più volte Jakob Söderqvist (Lidl-Trek Future Racing), che insieme a Rasmus Pedersen (Decathlon Ag2r Il Team Mondiale di Sviluppo) e Hamish McKenzie (Hagens Berman Jayco) arriva con pochi secondi di margine ai piedi della prima salita di giornata, il gpm di Fane (10,2 km al 4,7%). I tre però vengono presto riassorbiti, perché Tudor E Wanty-ReUz-Technord alzano il ritmo, selezionando il gruppo maglia rosa.

Tudor e Wanty le squadre più attive durante tutta la tappa ©Giro Next Gen

Nessun corridore di classifica si sorprende in questa azione, ma nel successivo gpm di Righi (4 km all’8.3%), Alessandro Pinarello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Mathys Rondel provano a lanciare un’azione da lontano per mettere pressione alla maglia rosa. Nel frattempo era stata liberata una seconda fuga, con all’interno Lorenzo Nespoli (Team MBH Banca Colpack Ballan), Pietro Mattio (Team Visma Noleggio Bici) e Andrea Raccagni Noviero (Soudal Quick-Step Devo Team), il primo a staccarsi. Pinarello e Rondel non riescono a seguirsi e vengono tenuti a debita distanza dalla Lotto Dstny, così decidono di rinunciare dopo pochi chilometri.

Successivamente vengono aggiunti anche ai primi tre Robin Donze (Tudor), Edoardo Zamperini (UC Trevigiani-Energiapura Marchiol) e Vicente Rojas (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), e a quel punto la fuga può stabilizzarsi intorno ai due minuti di vantaggio, quando mancano meno di sessanta chilometri al traguardo. Anche questa volta, però, la fuga non avrà spazio per arrivare in fondo, perché Wanty continua a lavorare per ridurre il gap.

Rondel si scava la fossa, Widar non perdona

Il vantaggio dei fuggitivi è di 45” ai piedi della salita finale delle Fosse, 9 chilometri al 8,6% di pendenza media. Terreno da scalatori puri, con diverse squadre che manifestano l’intenzione di provare a muovere la classifica. Tra questi c’è anche Decathlon, che mette Noa Isidoro a guidare il gruppo, nel quale rimanevano meno di trenta corridori.

Raccagni è l’ultimo a farsi riprendere, a -7, e subito dopo prova ad allungare Guglielmo Colorado (GW Erco Shimano) e Maurizio Zapata (Petrolike). Poco dopo, dopo aver faticato per buona parte della tappa, il Wanty perde il suo capitano: Wouter Toussaintquinto in classifica e tra i più brillanti nell’arrivo in salita di Pian della Mussa, perde le ruote del gruppo e dice addio alle sue ambizioni di classifica.

Davanti Colorado riesce a staccare Zapata, ma il gruppo guidato da Tudor non è lontano. Lo segue Darren van Bekkum (Team Visma Lease a Bike), che riesce ad allungare e prosegue in solitaria. Ma a quattro chilometri dal traguardo, quando Fabian Weiss si sposta, Rondel inizia la sua progressione, cercando di sfruttare le sue doti di scalatore per mettere in difficoltà gli avversari sul ritmo.

Il ritmo del francese seleziona progressivamente il gruppo dei favoriti: sul -2 perde anche contatto Florian Kajamini (Colpack Ballan), mentre Widar si incolla al volante del suo più vicino inseguitore in classifica. Anch’io sono con loro Leone Bisiaux (Decathlon Ag2r), Pau Marti (Palestina libera), Pablo Torres (Generazione Z degli Emirati Arabi Uniti) e Paolo Novak (Colpack). Solo il ceco ha trovato un po’ di elasticità prima dell’ultimo chilometro, quando l’azione di Rondel ha cominciato a diventare meno efficace.

A quel punto, Ci prova Torres sperando di essere un po’ meno guardato, ma il tiro dello spagnolo fa da trampolino di lancio per quello di Widar, che, come a Pian della Mussa, sfodera tutta la sua esplosività per andarsene da solo alla fine. Rondel paga la grande fatica e non riesce a reagire, mentre i due spagnoli restano a inseguire in coppia, ma devono cedere ancora una volta alla maglia rosa, che vince la sua seconda tappa e si estende ulteriormenteA.

Rondel paga 14” al traguardo, e con i bonus Widar porta il suo vantaggio in classifica a 58”, con Torres al comando sale al secondo posto a 52″. Novak e Bisiaux arrivano a 20”, mentre Kajamini si porta a 57”, chiudendo ottavo davanti a Pinarello. I due italiani ora occupano il settimo e nono posto in classificaalla vigilia del terzo ed ultimo arrivo in salita Cagna.

 
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