Lazio, Grassadonia: “Lavorare per allestire una squadra competitiva” – .

Lazio, Grassadonia: “Lavorare per allestire una squadra competitiva” – .
Lazio, Grassadonia: “Lavorare per allestire una squadra competitiva” – .

Tutte le dichiarazioni dell’allenatore della Selezione Femminile, Gianluca Grassadonia, intervenuto ai microfoni ufficiali del club biancoceleste

Parli ancora, signore Grassadonia dopo aver vinto la promozione in Serie A con Lazio Donne. L’allenatore, parlando ai microfoni ufficiali del club, ha parlato delle stagioni passate e di quelle future.

Non mi sono fermato perché da quando è finito il campionato guardiamo già con ansia il prossimo e stiamo lavorando per allestire una squadra pienamente competitiva, ci restano ancora 15 giorni di lavoro. Promozione? Conquistati con determinazione, non ci siamo mai nascosti anche se sapevamo che sarebbe stata dura, abbiamo avuto la fortuna di avere un gruppo straordinario che ha lavorato al meglio per raggiungere un obiettivo molto difficile ma molto importante. Lo spareggio perso ha lasciato uno scarto perché è stata una cavalcata fatta dalle ragazze che si è conclusa in campionato con la sconfitta contro il Napoli, abbiamo avuto la possibilità di riconquistare il primo posto, abbiamo provato negli spareggi a raggiungere l’obiettivo senza riuscirci e quest’anno siamo partiti con determinazione, costruendo un gruppo il più lineare possibile.

La società ci è sempre stata vicina, nei momenti particolari e meritiamo un elogio per loro perché non ci siamo mai sentiti soli, anzi siamo sempre stati accompagnati con molta pressione ma chi gioca nella Lazio certe pressioni le deve convivere . Il presidente ha investito molto, la nuova struttura è stata completata giorni fa: è un fiore all’occhiello. Sicuramente la società sta invitando gli agenti con i futuri giocatori a visionare le strutture e i campi perché è una risorsa importante per la Lazio e questo fa sì che possano capire il progetto biancoceleste e cosa ci chiede la società nel campionato dove vogliamo arrivare causa problemi. . Avere un background maschile, avere questa struttura, avere un filo diretto con la prima squadra ti dà punti. Avere dei professionisti al proprio servizio è un punto importante.

Mercato? Stiamo lavorando tanto, tante ore in scouting room, parliamo con le ragazze e gli agenti per far capire loro il progetto e la voglia di consolidarsi in Serie A. Resterà un bel gruppo rispetto allo scorso anno e verranno inseriti giocatori. questi. Bisognerà reggere l’urto sulla fisicità, dal punto di vista tecnico ci sono tanti bravi giocatori, sull’intensità perché i ritmi sono diversi e sulla mentalità di un campionato dove vogliamo sempre giocare le partite per provare a vincere. L’azienda sta plasmando un mercato cercando di incorporare attori forti. Spazio per la crescita? Il prossimo passo è ripartire da un settore giovanile da ricostruire ma anche qui la Lazio sta lavorando per costruire basi solide, per la prima squadra si partirà da una rosa di 10/11 giocatori a cui andrà uno zoccolo duro di giocatori esperti. Essere aggiunto .

Ho imparato tanto da Sarri, avere la fortuna di seguire ogni giorno gli allenamenti è stato un apprendimento importante. Una fortuna che pochi hanno. Baroni? Credo che abbia l’età giusta per confrontarsi con una realtà come la Lazio, le idee contano, l’ho conosciuto qualche giorno fa e mi ha detto che se dipendesse da me avrei iniziato ad allenarmi domani. Penso che le stagioni negative dipendano anche dai cicli che finiscono, quest’anno la prima squadra ripartirà con un nuovo progetto. Le dimissioni di Sarri sono state un fulmine a ciel sereno, poi è arrivato un allenatore dalla mano dura ma che ha riportato la nave in porto. Essere stato giocatore è un vantaggio perché conosci certe dinamiche. Io alleno? Non sapevo che lo sarei diventato, volevo intraprendere la strada da agente ma invece Fabiani mi ha diretto e se oggi mi ritrovo qui è perché in questa visione di lui potevo farcela.

All’inizio ero scettico riguardo alla formazione della squadra femminile ma oggi sono più che felice della mia scelta. Rapporti con Fabiani? Non è facile perché non guarda in faccia nessuno, mette molta pressione, ha un carisma difficile ma è una presenza importante e pretende molto. Col tempo le ragazze capirono le sue dure parole dopo Cesena. Lavora tantissimo, senza sosta e senza domeniche. Devo ancora vincere il campionato perché non ho ancora smesso di lavorare. Adesso siamo alle prese con la costruzione di questa squadra, dobbiamo fare meno errori possibili ma ripeto la società ha le idee chiare. Personalmente mi sono allenato tantissimo, non mi rimprovero di nulla: non ho un carattere facile ma sono sempre me stesso e lo sono sempre stato. Oggi, a più di 50 anni, ho ancora quell’entusiasmo, quella ferocia di un tempo. Ma anche per questo devo ancora ringraziare un gruppo di ragazze che hanno dato più di quello che potevano.

La famiglia è sempre stata importante per me, mi ha dato un’impronta, poi mi sono sposato giovane e abbiamo girato l’Italia in lungo e in largo e oggi sono un padre sereno e felice: ho una moglie che mi vede pochissimo ma che mi sostiene molto . E se avessi più tempo? Guarderei altre partite (ride, ndr). Scherzi a parte, il mio tempo lo passerei nella mia casa al mare, l’unico posto della costa cilentana dove posso rilassarmi, che è il mio paradiso. Obbiettivo? Chiaramente il primo è la sicurezza, ci prepariamo ad affrontare una squadra molto avanzata a livello di programmazione quindi sappiamo che partiamo un gradino sotto ma per questo cerchiamo di dare il massimo. Non è facile creare una squadra al 60/70%. Cerchiamo però di trovare prima la donna e poi il calciatore, voglio che capiscano dove stanno arrivando e il senso di appartenenza che è fondamentale per questi colori”.

 
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