Alluvione, un anno dopo. Al Pala Cattani si è celebrato l’evento “Una giornata per dire grazie”. Il saldo degli interventi e delle donazioni – .

Il colpo d’occhio del Pala Cattani

“Un giorno per dire grazie. Alluvione, un anno dopo”: questo il titolo del grande evento organizzato da Regione Emilia Romagna insieme aAgenzia Regionale per la Sicurezza del Territorio e la Protezione Civiletenuto a PalaCattani di Faenza con oltre 2000 ospiti: Protezione civile, istituzioni, forze dello Stato, mondo del volontariato. Per tutti regalare una borsa di tela con il libro “Cosa importa”realizzato dall’Agenzia di Comunicazione e Informazione del Consiglio Regionale e dagli scatti del fotografo cesenate Marco Onofri, oltre ad una spilla ricordo della Protezione Civile.

L’obiettivo di questo evento era ringraziare tutti coloro chea vario titolo, con o senza uniforme, si precipitarono in quei giorni terribili di maggio di un anno fa, per soccorrere e aiutare cittadini delle zone colpite dall’alluvione. Ma ricordare anche e soprattutto le 17 vittimeper il quale c’è stata una risposta emotiva minuto di silenzio (nella foto sotto).

“Oggi, a un anno di distanza, è il momento del ringraziamento ma anche della commemorazione delle vittime – hanno commentato il presidente e vicepresidente della Regione Stefano Bonaccini e Irene Priolo – e il rinnovo degli impegni. Un immenso ‘grazie’ a tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente a fianco delle comunità ferite durante l’emergenza, e non solo: molti continuano a farlo anche oggi per rafforzare la sicurezza locale e realizzare interventi di ricostruzione. Da parte nostra non dimenticheremo mai quello che è successo: abbiamo fatto alcune valutazioni e, come abbiamo già avuto modo di dire, le ribadiamo non ci tireremo indietro fino all’ultimo rimborso. Questa, però, vuole essere una giornata per dire soprattutto, con forza, grazie, perché la presenza e l’aiuto di tutti sono stati fondamentali per rialzarsi e ripartire”.

In questa occasione si è fatto, attraverso numeri molto minuziosi, il bilancio degli interventi attuati e avvenuti dopo un anno.
Per quanto riguarda il forze in campooltre 10mila unità operavano quotidianamente nell’area interessata Servizio Nazionale di Protezione Civile (nella foto sotto), tra cui 1.141 vigili del fuoco, 455 militari dell’Esercito e della Marina, 926 carabinieri, 70 guardie costiere, 592 poliziotti di Stato, 159 membri della guardia di finanza, 442 unità della Croce Rossa, 851 volontari nazionali (per l’assistenza alla popolazione, scouting e soccorso), 764 volontari regionali. IL Vigili del fuoco hanno implementato quasi 12mila interventi con 350 mezzi (di cui 6 elicotteri); Sono stati forniti dalle Forze Armate 26 elicotteri, insieme a 109 veicoli, 45 gommoni, 22 escavatori e 7 motopompe. La Capitaneria di Porto ha contribuito con 3 elicotteri, un aereo, 2 imbarcazioni e 12 sommozzatori, il 118 con 4 elicotteri e i Carabinieri con 2. Nell’emergenza sono intervenuti oltre 14.300 volontari della Protezione Civile: circa la metà (7.650) dei Coordinamenti Emilia-Romagna. Sono stati garantiti 5.130 volontari dalle 13 colonne mobili regionali provenienti da 12 regioni.

Dalla parte di donazioniIL raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”avviato immediatamente dalla Regione, ha reso possibile la raccolta 52 milioni di euro. Dell’importo totale donato, 5 milioni Li avevamo assegnati ai Comuni per le famiglie e le persone in difficoltà; 5,1 milioni alle imprese; quasi 10 milioni ai cittadini e alle famiglie anche per rimborsare le spese per la realizzazione dei sistemi di protezione quali paratie e barriere e 5,4 milioni dell’Euro al ripristino delle infrastrutture per i giovani, gli spazi sportivi e culturali.
La restante parte di 27 milioni è destinato a contributi per chi aveva il veicolo – auto, moto, ciclomotore – distrutto, o anche solo danneggiato, dal diluvio. Al momento sono state presentate circa 5.600 richieste di contributo per quasi 19 milioni di euro; già liquidato più di 5,5 milioni di euro. Al 31 luglio 2023 aveva fornito l’agenzia regionale della protezione civile 7,6 milioni di euro per il Cas (Contributo per l’abitazione indipendente (Cas), attuato per sostenere chi aveva perso la casa, a 9371 famiglie e oltre 100 milioni per il CIS (Contributo di sostegno immediato).

Sulla parte anteriore di siti di ricostruzioneSono 402 cantieri sui fiumi facente capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile che interessa le province interessate di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Di questi, 130 Sono Già stati completato, 158 in corso E 114 in pianificazione. Il tutto per un investimento complessivo di circa 343 milioni di euro, comprese le somme urgenti, le emergenze, la programmazione regionale anticipata e la programmazione da altre fonti. Ci sono altri 298 interventi (di cui 148 già conclusi) di difesa idraulica per 267,5 milioni di euro finanziati sempre dalle ordinanze del Commissario dei Consorzi di bonifica. Altri 78 interventi sono realizzati da AiPo (Agenzia interregionale per il fiume Po) per 39,2 milioni.

È stato infine annunciato che entro questo mese verrà aggiornato lo straordinario piano preliminare per la ricostruzione verrà predisposto il piano straordinario definitivo con l’elenco delle opere e degli interventi strutturali e non strutturali. La RegioneInoltre, avvierà a breve un processo di coinvolgimento attivo delle comunità colpite dall’alluvione, i cittadini, il mondo produttivo e le amministrazioni. Un percorso che mira a condividere le informazioni contenute nei Piani Speciali e ad ascoltare attivamente le istanze che arrivano dai territori.

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