Nel pomeriggio di ieri, 14 giugno 2024, i Carabinieri della Stazione di Falcone hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dall’Avv. Procuratore capo dottor Angelo Vittorio Cavallo, nei confronti di un 25enne ritenuto responsabile del reato di atti persecutori nei confronti del suo ex datore di lavoro

Nel pomeriggio di ieri, 14 giugno 2024, i Carabinieri della Stazione di Falcone hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dall’Avv. Procuratore capo dottor Angelo Vittorio Cavallo, nei confronti di un 25enne ritenuto responsabile del reato di atti persecutori nei confronti del suo ex datore di lavoro
Nel pomeriggio di ieri, 14 giugno 2024, i Carabinieri della Stazione di Falcone hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dall’Avv. Procuratore capo dottor Angelo Vittorio Cavallo, nei confronti di un 25enne ritenuto responsabile del reato di atti persecutori nei confronti del suo ex datore di lavoro

Ieri pomeriggio 14 giugno 2024, i Carabinieri della stazione di Falcone hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore Capo dottor Angelo Vittorio Cavallo, nei confronti di un 25enne ritenuto responsabile del reato di atti persecutori nei confronti del suo ex datore di lavoro.

La denuncia sporta dalla donna alla Stazione dei Carabinieri di Falcone ha ammesso i militari per documentare le molteplici azioni criminose poste in essere dall’arrestato, i cui esiti hanno consentito al Sostituto Procuratore della Repubblica di Patti, dott.ssa Antonietta Ardizzone, di richiedere l’applicazione della misura cautelare personale in carcere in riferimento alla condotta accertata.

L’uomo, infatti, con condotte ripetute e costanti, non avendo accettato la scelta del datore di lavoro di licenziarlo, ha posto in essere una condotta molesta tale da generare nella vittima un fondato timore per la propria incolumità e per quella dei suoi familiari. In più occasioni l’uomo si è appostato all’interno e all’esterno del locale, infastidendo e intimidendo clienti e dipendenti presenti. Il 25enne è ora confinato nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto alla libertà di stampa, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagatoil quale, considerata l’attuale fase delle indagini preliminari, è da ritenersi innocente fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il processo, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese dinanzi al giudice Giudice terzo e imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di qualsiasi forma di responsabilità da parte degli stessi indagati.

 
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