Ieri nel tardo pomeriggio di un’anziana 83enne di un centro cittadino della provincia di Modena, vedova e pensionata, è stata raggiunta telefonicamente da un sedicente carabiniere, il quale l’ha informata che suo figlio era stato vittima di un incidente stradale e che era appena stato ricoverato al policlinico di Modena.
La donna, informata della necessità di pagare una sorta di cauzione per evitare che il suo parente, responsabile dell’incidente, venisse arrestato, e quindi si recherebbe alle Poste per effettuare un ritiro da consegnare ad un Carabinieri che l’avrebbe raggiunta all’ufficio postale. allo sportello del Postamat, si è lamentata disperata della situazione con gli altri parenti presenti che per fortuna si sono accorti che lo sconosciuto al telefono stava cercando di ingannare l’anziana.
Il truffatore, non avendo raggiunto il suo scopo, ha desistito dal suo intento e ha chiuso la comunicazione. Il fatto è stato immediatamente segnalato alla Stazione dei Carabinieri, che ha avviato accertamenti e accertamenti.
Si tratta del classico tentativo di raggiro degli anziani da parte di criminali senza scrupoli, che talvolta, anche attraverso i social, traggono informazioni sulle persone e le utilizzano con esperienza per portare a termine truffe. I casi, nonostante la frequenza sia stabile, sono in diminuzione percentuale in relazione al consumarsi dell’evento, dato che gli incontri tematici organizzati dall’Esercito con i cittadini hanno avuto buoni risultati in termini di conoscenza di reati simili e di modalità di contrasto degli stessi.
I Carabinieri, e tutte le forze dell’ordine, non chiedono soldi al telefono ai cittadini per “rimediare” a situazioni di possibile rilevanza penale. Se ricevete tali richieste per telefono, si tratta sistematicamente di un tentativo di truffa
