«Non sono più il suo portavoce»

Ilaria Salis è tornata in Italia ma ha abbandonato il partito. Il tanto atteso intervento previsto per oggi non c’è stato. Di ritorno ieri dall’Ungheria, la nuova eurodeputata dell’Alleanza Verdi Sinistra (Avs) – eletta con oltre 176mila preferenze – era attesa questa mattina in videocollegamento (senza possibilità di domande) al partito milanese della Sinistra Italiana, ma lei non c’era – nonostante le conferme dell’ultimo minuto – perché gli organizzatori spiegano “non è nelle condizioni di intervenire”.

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Domani Ilaria Salis compie 40 anni

Arrestata l’11 febbraio 2023 a Budapest con l’accusa di aver aggredito tre neonazisti che avevano preso parte alla ‘Giornata dell’Onore’, Ilaria Salis – che domani compirà 40 anni – con la sua elezione al Parlamento europeo si è assicurata l’immunità. Il giudice ungherese ha sospeso il processo (rischia 24 anni di carcere) e ieri ha lasciato Budapest – era agli arresti domiciliari dal 23 maggio scorso – e, dopo un viaggio di nove ore, è tornata a casa dei suoi genitori a Monza, da cui è stata lontana per oltre 15 mesi.

Il ritorno in Italia

«È stato un fatto un po’ improvviso, se a qualcuno interessa ho due biglietti per Budapest stasera…». Roberto Salis, papà di Ilaria, nuova eurodeputata di Alleanza Verdi Sinistra (Avs), inizia con una battuta il suo videocollegamento al partito milanese di Sinistra Italiana. Insieme alla moglie e alla figlia sono tornati ieri in macchina da Budapest, un ritorno ‘lampo’ per chi pensava di festeggiare domani il compleanno del quasi 40enne lontano da casa. “Dobbiamo organizzare due feste perché qualcuno si è intromesso l’anno scorso”, aggiunge. L’elezione «conferma che la scelta che abbiamo fatto è stata quella giusta, è solo grazie alla pressione politica che avete fatto tu e Ilaria, e questo dimostra che quando ci sono aggressioni politiche ignobili ci deve essere una risposta altrettanto se non più forte. Considero un grande onore che mi abbiate accolto come se fossi uno di voi, è stato un onore condividere con voi questa esperienza, siete amici che rimarranno nel mio cuore.”

La candidatura contestata

Una candidatura contestata, ma Roberto Salis non si fa spaventare dalla macchina del fango: «Fa parte della lotta politica del fascismo, i fascisti fanno questo, hanno fatto questo con Gramsci e Matteotti, è il loro modo di comportarsi. Sono oggetto di una tempesta di merda, ma sono felice di fare da parafulmine e far funzionare Ilaria. Come si suol dire ‘Non preoccupatevi di loro ma guardate e passate’”. Oggi non c’è stato il tanto atteso collegamento video di Ilaria Salis, ma presto la neoeletta si farà sentire. «Ieri mi sono dimesso dall’incarico di portavoce e candidato di terzi, ora deve parlare Ilaria. Inizierà la sua attività nei prossimi giorni, so che avete fatto un ottimo acquisto, sarà una grande sorpresa e non così piacevole per la maggioranza» conclude Roberto Salis.

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Il Messaggero