Toyota seconda. Novità e classifica – .

Toyota seconda. Novità e classifica – .
Toyota seconda. Novità e classifica – .

La prima è stata forse una sorpresa, ma la seconda è una vera conferma. Un anno dopo la decima corona assoluta al 24 Ore di Le Mansconquistata dopo 50 anni di assenza dalla classe regina, la Ferrari si ripete. La 499P è ancora una volta prima sotto la bandiera a scacchi della gara più estenuante del motorsport. E lo fa in maniera convincente, battagliando con tutte e tre le vetture contro Toyota, Porsche e Cadillac e ottenendo una vittoria sofferta, decisa dall’ultima goccia del “serbatoio virtuale” di energia che ha permesso alla vettura n. 50 di Antonio Fuoco, di Nicklas Nielsen e Miguel Molina tagliano il traguardo con 14 secondi di vantaggio sulla Toyota N.7 di De Vries-Kobayashi-Lopez, autore di una grande rimonta dall’ultima posizione in griglia. Ma la festa del Cavallino è stata addolcita ancora di più dal terzo posto ottenuto dalla vettura numero 51, quella dei campioni in carica Giovinazzi-Calado-Pier Guidi, anche loro sempre in lotta per la vittoria. I successi assoluti nella classica francese salgono così a 11, mentre sommando quelli di classe si porta anche il totale dei successi a 40.

regna l’equilibrio

La partenza alle ore 16 di sabato 15 giugno dimostra subito come la gara sarà equilibrata tra i tanti costruttori presenti: le tre Ferrari si portano presto nelle prime posizioni, ma Toyota, Porsche e Cadillac fanno subito capire di avere ambizioni importanti. Nessuno è riuscito a fare la differenza sugli altri e a guadagnare un margine importante, anche a causa del meteo che ha più volte scombussolato la classifica dando luogo a scelte strategiche diverse tra chi ha scelto di non tornare a montare le gomme da bagnato e chi invece lo ha fatto. COSÌ. Fatto. E questo tema è ritornato più volte nel corso della gara, nella quale le tre 499P sono state sempre protagoniste e nelle primissime posizioni. La gialla numero 83 di Kubica-Shwartzman-Ye ha guidato a lungo sabato, prima di scivolare indietro a causa di una penalità, mentre nella notte la Toyota si è portata al comando durante la lunghissima fase di safety car di quattro ore e mezza sotto la pioggia quella caduta e la scarsa visibilità, che durò fino alle otto del mattino.

strategie importanti

La ripartenza dopo la lunga notte di safety car è coincisa con il ritorno del sole a Le Mans e la pista si è asciugata, consentendo il ritorno alle gomme slick. La Ferrari ha mostrato notevole reattività nelle strategie, soprattutto con la safety car entrata in campo dopo l’incidente dell’Aston Martin n. 27 intorno alle 9 del mattino: rientrando subito ai box ha “batteto” in tempo Toyota e Porsche, prendendo il comando della gara dopo che le vetture si sono fermate fuori sequenza. Da lì è stato semplicemente un gioco di strategia e inseguimento tra Ferrari, Toyota e Porsche.

peccato per Kubica e Rossi

Tra le grandi protagoniste della 24 Ore di Le Mans 2024 c’è stata anche la Ferrari 499P privata di AF Corse, che sabato ha condotto la gara per lunghi tratti prima di ricevere una penalità stop&go di 30 secondi per un contatto con Robert Kubica con la BMW Hypercar N.15 che portò al ritiro della vettura bavarese. L’equipaggio dell’N.83 non si è perso d’animo ed è rimasto tra i protagonisti anche nelle ore successive, risalendo posizioni nella mattinata, prima di essere costretto al ritiro per un guasto alla parte ibrida poco prima di mezzogiorno. Ritiro anche per la BMW N.46 classe GT3, con la quale Valentino Rossi ha debuttato nella classica francese: si è ritirata mentre era al vertice della sua categoria a causa di una collisione con il muro da parte del pilota omanita Ahmad Al-Harthy, su una difficile slick fase di gomma su pista bagnata. Tra gli altri team che lasciano Le Mans con rimpianti segnaliamo la BMW, con entrambe le Hypercar ritirate così come l’Alpine, ma anche la Cadillac n.3 che partiva dalla prima fila ed è uscita di scena per un problema tecnico.

finale teso

Le ultime due ore di gara, con la pista completamente bagnata dalla pioggia, sono state delicate e complesse. La Ferrari si è trovata per un attimo con le vetture in prima e seconda posizione quando Alessandro Pier Guidi ha attaccato la Toyota N.8 di Brendon Hartley, ma il contatto tra le due vetture ha causato un testacoda del neozelandese e la direzione gara ha deciso di penalizzare la rossa con 5 secondi al prossimo pit stop. Poco dopo è arrivata un’altra doccia fredda per il Cavallino, con la N.50 chiamata ai box con la bandiera nera con disco arancione per una porta mal chiusa. Questo l’ha spinta al limite dei tempi per concludere la gara con una sola sosta, regalandoci così questo finale molto teso ed emozionante.

le altre classi

Nella Lmp2, la vettura numero 22 della United Autosports, guidata da Bijoy Garg, Oliver Jarvis e Nolan Siegel, ha tagliato per prima il traguardo. La vettura del team statunitense ha preceduto quella vincitrice della scorsa edizione, la n.34 dell’Inter Europol Competition (Smiechowski-Lomko-Novalak) e la n.28 dell’IDEC Sport (Lafargue-van Uitert-de Gerus). Nella classe LMGT3, invece, il successo è andato alla Porsche 911 N.91 di Manthey Ema di Yasser Shahin, Morris Schuring e Richard Lietz, già vittoriosa nell’ultima uscita a Spa. Secondo posto per la BMW M4 N.31 del Wrt di Leung-Gelael-Farfus, che compie un importante balzo in avanti nella classifica di campionato grazie alla difficile gara dei leader della N.91 di Manthey Purerxcing. Terzo gradino del podio per la Ford N.88 del Proton Competition, con l’italiano Giorgio Roda insieme a Mikkel Pedersen e Dennis Olsen. La migliore Lamborghini è quella delle Iron Dames (Bovy-Frey-Gatting), quinta, mentre la prima Ferrari è la N.55 di Vista AF Corse (Heriau-Mann-Rovera).

ordine di arrivo

Traguardo della 24 Ore di Le Mans 2024:

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