Liguria. Parte domani, lunedì 17 giugno, con il primo incontro operativo il progetto “Central Europe Biodiversity” dedicato al valore della biodiversità. Finanziato dal bando transnazionale Interreg Central Europe con una dotazione finanziaria complessiva di 2,3 milioni di euro, mira a rafforzare le strategie di sviluppo territoriale a partire dalle comunità locali, collegandole in una grande rete europea supportata da diversi esperti economici e scientifici.
“La Regione Liguria, con ‘Central-BIC’ si conferma punto di riferimento nell’impegno in una strategia di salvaguardia e valorizzazione delle ricchezze naturali – afferma il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana – con una squadra che coinvolge conoscenze e competenze tecnico-amministrativo nel campo della biodiversità, della transizione verde e dell’economia ambientale. Inoltre, attuerà la propria azione attraverso strumenti di valorizzazione degli ecosistemi nelle produzioni agroalimentari e in modelli integrati di sviluppo sostenibile del territorio”.
“La Regione Liguria coinvolgerà infatti 5 parchi regionali e un pool interdisciplinare di esperti di ARPAL, ANCI, UNIGE DIEC-Economia Ambientale, Filse e Agenzia In – Liguria che, con le loro competenze e specializzazioni, giocheranno un ruolo fondamentale nella progettazione , pianificazione e realizzazione degli interventi. Lavoreranno insieme alla Regione Liguria le comunità locali che hanno e avranno un ruolo chiave nell’attuazione della strategia, in quanto sono le vere custodi degli ecosistemi territoriali e delle opportunità di valorizzazione dei territori”.
Con il kick-off meeting di lunedì, al quale saranno presenti i partner del progetto, il Segretariato Congiunto del programma con sede in Austria e gli enti attuatori, la Regione Liguria aggiunge quindi un nuovo capitolo alla transizione ecologica e allo sviluppo del territorio entroterra in cui è già impegnato da tempo.
“Central-BIC, Central Europe Biodiversity Innovative Communities, mira a innescare processi di tutela attiva e sviluppo del territorio – conclude il presidente ad interim Alessandro Piana – superando il conflitto tra comunità rurali e conservazione della natura. Una sfida in cui la Regione Liguria sarà punto di raccordo durante tutto il ciclo di vita del progetto, dalla fase iniziale ai processi di capitalizzazione, e guiderà la gestione, la metodologia e la realizzazione delle azioni del progetto, con un partenariato di 12 soggetti che coinvolgono , oltre all’Italia, anche Croazia, Germania, Ungheria, Polonia, Slovenia, Austria e Slovacchia”.
L’Università di Monaco, Ifuplan (Istituto per la pianificazione ambientale e lo sviluppo territoriale), sarà il coordinatore dell’analisi e della strategia naturalistica. Il Dipartimento di Economia dell’Università di Genova supporterà la Regione Liguria nel coordinamento dell’analisi e della strategia socio-economica. Gli austriaci dell’ECECE (Centro Europeo di Competenza ed Eccellenza Imprenditoriale) coordineranno le azioni pilota per la valorizzazione dei servizi ecosistemici e dei processi comunitari.
