dal metodo di studio al cibo – .

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Mancano due giorni all’inizio delle prove per gli esami finali, una fase cruciale nella vita degli studenti, caratterizzata da intensi momenti di studio, stanchezza, insicurezze, paure e stress e mantenere lucidità e serenità è fondamentale per vivere al meglio la propria abilità cognitive. Ripassare di questi tempi è d’obbligo, ma ognuno ha il suo metodo: c’è chi preferisce andare da solo, magari ripetendo ad alta voce, chi si riunisce in gruppo per la cosiddetta ‘chiusura’ in gergo, chi fa un mix e magari aggiunge insegnanti su Youtube o podcast didattici. Secondo il sito Maturassociazione, alla domanda “come ti preparerai all’esame di maturità?” sebbene i social media incoraggino l’aggregazione e la condivisione di spazi e momenti, in vista della Maturazione 2024, il 73,5% degli studenti preferisce studiare da soli, mentre solo il 23,6% sceglie di farlo in gruppo.

La notte prima degli esami

C’è poi chi, per calmare ansia e stress, il 48,7% sceglie di trascorrere momenti di spensieratezza con i propri coetanei, a differenza del 32,3% che preferisce studiare il più possibile fino alla fine. Questo porta alla domanda più classica: “La notte prima degli esami riuscirai a dormire?” –, che riceve la più classica delle risposte: il 75,2% non riuscirà a dormire, il 62% cercherà comunque “di rilassarsi e non ripassare tutto fino all’ultimo minuto”, mentre il 30,6% lo passerà “a casa a ripassare” .

Quale dieta migliore nei giorni della maturità

Il dottor Luigi Alberto Marrari, Direttore Scientifico di Imo e Naturalsalus, consiglia una dieta equilibrata, come quella mediterranea, che fornisca tutte le vitamine, i minerali e gli aminoacidi essenziali per il corretto funzionamento del sistema nervoso. Ovviamente è importante evitare un consumo eccessivo di dolci e cibi ultra-processati, poiché questi alimenti possono aumentare i livelli di ansia e stress. Verdura e frutta fresca, ricche di vitamine, favoriscono la produzione di serotonina, neurotrasmettitore essenziale per il benessere mentale. Inoltre, mantenere un microbiota intestinale sano è fondamentale, poiché l’intestino viene spesso definito il nostro “secondo cervello” a causa della sua influenza sulla nostra risposta emotiva.

Attività fisica insieme ad altre strategie prima degli esami

L’inattività fisica può accelerare il declino delle capacità cognitive e contribuire all’insorgere di problemi cardiovascolari, per questo è importante rimanere attivi, soprattutto con l’esercizio aerobico di intensità moderata, che ha effetti benefici sulla memoria, sull’attenzione, sull’apprendimento e sul controllo dello stress. L’esercizio fisico aumenta la frequenza cardiaca e stimola una serie di processi che migliorano la salute del cervello e riducono l’ansia, rendendolo un prezioso alleato durante i periodi di studio intenso.

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Piante officinali tradizionali utili per gestire ansia e stress

La natura ci mette a disposizione diverse erbe e piante officinali in grado di contrastare questi stati di stress, sia fisico che emotivo, con l’obiettivo di migliorare la resistenza dell’organismo agli stati di stress e/o capaci di calmare il sistema nervoso e indurre il sonno. Ad esempio, la Passiflora incarnata, grazie alla presenza di flavonoidi e alcaloidi beta-carbolinici, è ampiamente riconosciuta per le sue proprietà sedative e ansiolitiche e tradizionalmente utilizzata per trattare le sindromi ansiose caratterizzate da sintomi quali insonnia e irrequietezza. Un’altra pianta molto interessante se associata alla Passiflora incarnata è il Crataegus oxyacantha o più semplicemente Biancospino, utilizzato fin dall’antichità per la regolazione del battito cardiaco e della pressione sanguigna, proprietà che lo rendono particolarmente utile negli stati ansiosi che possono colpire il sistema cardiovascolare.

Podcast didattici, nuovo metodo

Per ScuolaZoo, “Indipendentemente dal dispositivo utilizzato, sia esso un podcast da ascoltare in cuffia o un volume da sfogliare, una chiave per fornire un metodo di ripasso efficace è la capacità di offrire informazioni in modo coinvolgente e stimolante per i bambini”. Leggere su uno schermo è un’esperienza fondamentalmente diversa rispetto alla lettura su carta e gli studiosi si interrogano sulle implicazioni di questa trasformazione e sulla necessità di adattare nuovi metodi di insegnamento. È necessario, oggi più che mai, trovare un equilibrio tra l’utilizzo delle nuove tecnologie e l’approccio tradizionale alla lettura su carta. I podcast didattici rappresentano un’ottima opportunità per rendere lo studio più piacevole e attraente, dando l’opportunità di apprendere attraverso narrazioni originali e discussioni vivaci.

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