«Se non sarà fatta giustizia, gli strapperò il cuore con le mie stesse mani. Il ragazzo che ha ucciso la mia bambina deve marcire in prigione”. È distrutta Luisa, la madre di Manila De Luca, la giovane colpita e uccisa ieri sera a Tor Bella Monaca. Piange disperatamente e cammina a fatica, sorretta dai suoi amici, mentre porta a spasso i cani che sua figlia tanto amava. «Anche il giorno dell’incidente li aveva portati a fare una passeggiata. Era una ragazza d’oro che mi aiutava ogni giorno nelle faccende domestiche”.
Il ricordo di mia nonna
Una giovane donna sempre allegra e sorridente, come ricorda anche la nonna, alla quale Manila era molto legata. «L’ho cresciuta io, mentre la mamma era al lavoro», dice la nonna, una signora distinta che tutti conoscono come “La Signora”. Anche lei è devastata e non riesce a capire come sua nipote sia scomparsa così presto. “Avrebbero dovuto uccidere me, non lei”, ripete più volte.
L’incidente
Sul posto subito ieri sera sono arrivate sul posto le pattuglie del VI gruppo della polizia locale che stanno ora indagando per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Dopo aver ascoltato i numerosi testimoni, la polizia ha sequestrato le telecamere di videosorveglianza della zona. Secondo chi era presente ieri sera, il ragazzo al volante dell’Open Astra sarebbe passato a forte velocità col rosso, colpendo così la giovane che in quel momento stava attraversando con lo scooter.
Il giovane, secondo i primi accertamenti degli agenti della polizia locale, ha smentito la ricostruzione fatta dai testimoni. Secondo lui infatti sarebbe stata proprio la ragazza ad apparire all’improvviso. Una versione che potrà essere confermata o meno solo al termine delle indagini. L’automobilista, un 26enne del quartiere che risulta avere regolare patente di guida, è stato sottoposto ad accertamenti tossicologici. Ma i risultati sono ancora attesi. I veicoli coinvolti, però, come da prassi, sono stati sequestrati.
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Leggi l’articolo completo su
Il Messaggero
