Morte del bracciante agricolo, il Comune di Latina vuole costituirsi parte civile – .

Morte del bracciante agricolo, il Comune di Latina vuole costituirsi parte civile – .
Morte del bracciante agricolo, il Comune di Latina vuole costituirsi parte civile – .

Dopo la tragedia sul lavoro avvenuta lunedì 17 giugno nelle campagne di Borgo Santa Maria, il consiglio comunale di Latina ha votato all’unanimità un ordine del giorno per chiedere al sindaco Matilde Celentano di promuovere la costituzione di parte civile nel comune di Latina nel processo che seguirà. L’ordine del giorno approvato è stato proposto all’inizio della seduta dai gruppi di minoranza. Nel corso della conferenza dei capigruppo sono state apportate le modifiche al testo, come richiesto dalla maggioranza, che è stato poi approvato all’unanimità dell’Aula.

“Oggi siamo chiamati – si legge nella nota diffusa dal Comune di Latina – per riflettere su un male che continua a minare e corrompere le nostre comunità: il caporalato.
Un sistema di sfruttamento inumano e disumanizzante che offusca la dignità umana dei lavoratori vulnerabili. Il tragico episodio accaduto a Latina, dove Navi, un giovane indiano, venne abbandonato dal suo datore di lavoro con un braccio amputato dopo un incidente sul lavoro, evidenzia la brutalità e l’indifferenza di questo sistema.

Navi è una vittima emblematica di un meccanismo che, in nome del profitto, tratta gli esseri umani come strumenti usa e getta. Costretto a lavorare in condizioni precarie, senza sicurezze né diritti, il suo incidente è l’ennesimo terribile grido di dolore che costringe tutti noi a fermarci e a riflettere su che tipo di società sta diventando la nostra. Il gangmastering trova terreno fertile nella disperazione di tanti migranti e persone in difficoltà, pronte ad accettare condizioni disumane per sopravvivere.

Questo sistema illegale in cui la grande distribuzione impone le regole di un mercato malato genera profitti illeciti per pochi, a scapito della dignità e dei diritti fondamentali dei lavoratori. Navi, come tanti altri, è vittima di un silenzio complice che ognuno di noi è invece chiamato a combattere, da cittadini/consumatori consapevoli, che premiano filiere libere da questa piaga, ma anche da amministratori responsabili pronti a favorire ogni utile anticorpo indispensabile per creare l’unico modello possibile, quello che mette la dignità dei lavoratori al centro di ogni mercato.

Alziamo la nostra coscienza riguardo al gesto orribile e disumano di abbandonare una persona gravemente ferita davanti alla propria abitazione, invece di portare la persona ferita direttamente al più vicino ospedale. Di fronte a tragedie come questa è imperativo chiedere non solo giustizia per Navi, ma anche un impegno concreto, anche da parte di questa assemblea, per sradicare questo fenomeno della schiavitù moderna.

È necessario rafforzare i controlli, garantire la tutela dei lavoratori e favorire la loro integrazione nella società. Le istituzioni, le forze dell’ordine e tutti noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte per spezzare questa catena di sfruttamento.

Per tutto ciò esprimiamo solidarietà e vicinanza al lavoratore vittima dell’incidente e alla sua famiglia anche attraverso un comunicato stampa a nome dell’intero Consiglio Comunale e chiediamo al Sindaco Celentano di farsi promotore affinché il Comune di Latina si costituisce parte civile nel processo che seguirà i tragici fatti di cronaca degli ultimi giorni. Chiediamo inoltre che l’amministrazione sia presente in tutti i tavoli decisionali e nelle sedi competenti per il contrasto al caporalato”.

 
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