Perché la Ferrari Purosangue ha vinto il Compasso d’Oro 2024? – .

Perché la Ferrari Purosangue ha vinto il Compasso d’Oro 2024? – .
Perché la Ferrari Purosangue ha vinto il Compasso d’Oro 2024? – .

Non è la prima Ferrari a ricevere il Bussola d’oroma la Purosangue, nei 75 anni di storia del marchio di Maranello, è stata la prima a scendere in strada con quattro porte e quattro comodi posti. È uscita a settembre 2022 e quest’anno ha vinto, come dicevamo, il più prestigioso premio del design italiano per la sua “concentrazione di tecnologia abbinata a una coraggiosa innovazione tipologica che supera le categorie convenzionali delle gran turismo”. È quanto si legge nelle motivazioni del Compasso. Ma cosa significa esattamente? Cosa ha colpito la giuria del premio che nel 2024 compie 70 anni? E cosa ha reso questa vettura una delle più cliccate sul web degli ultimi due anni?

«Abbiamo trovato subito nell’auto una vera innovazione tipologica che scardina i parametri di un settore maturo come quello dei motori» spiega Luciano Galimberti, president of Adi – Associazione per il Disegno Industriale e membro della giuria. “Non è esattamente un Suv ma nemmeno un crossover, e ha le caratteristiche tipiche di un’auto sportiva di alta classe con il suo motore V12 aspirato in posizione centrale-anteriore da 725 cavalli. È sicuramente un’auto per pochi, ma si distingue più per la qualità che per il lusso. Rappresenta quindi il vero design italiano che può competere nel mondo”.

E a livello estetico? “Le sue forme si rifanno alla tradizione dell’organicismo sintetico italiano, ovvero riproducono forme naturali ma in modo creativo. E lo studio aerodinamico ha sfruttato al meglio l’esperienza della galleria del vento del Cavallino Rampante”. Tra le nuove soluzioni, la sinergia tra paraurti e portellone posteriore che crea una cortina d’aria e sigilla aerodinamicamente le ruote anteriori, eliminando così le turbolenze trasversali. Andrà molto forte, quindi, e i tipici appassionati della Ferrari possono stare tranquilli: pur essendo una gran turismo, non perde il classico sound Ferrari in accelerazione: 3,3 secondi per passare da 0 a 100 chilometri. “È una vettura dalle dimensioni importanti, quasi 5 metri di lunghezza e 1 metro e 59 di altezza. Eppure il progetto ha lavorato sull’armonia delle proporzioni e regala un effetto complessivo di leggerezza”.

Dettagli da non sottovalutare

Ci sono poi tutta una serie di altre caratteristiche che devono aver colpito la giuria del Compasso che, dal 1954, assegna il premio ogni due anni dopo una preselezione effettuata dall’Osservatorio Permanente del Design dell’ADI, composto da esperti, designer, critici , storici e giornalisti specializzati:

  1. il sistema di apertura sopravvento delle porte posteriori – le cosiddette porte di benvenuto – che rendono spettacolare l’entrata e l’uscita dei passeggeri;
  2. un telaio con parti in fibra di carbonio che riduce il peso e abbassa il baricentro;
  3. un interno molto vivibile con due sedili posteriori regolabili separatamente;
  4. un sistema di infotainment avanzato con il sistema Hi-Fi Burmester;
  5. il bagagliaio più grande mai offerto su una vettura di Maranello che può ospitare anche una bicicletta reclinando i sedili;
  6. l’aerodinamica del lunotto posteriore che non necessita di tergicristalli perché viene pulito dai flussi d’aria.

“Le parti più tecniche sono importanti tanto quanto quelle estetiche”, spiega Galimberti. “La Purosangue, ad esempio, ha un’architettura sportiva con motore anteriore centrale e un’inedita modalità di trasmissione 4×4 che consente un’eccellente dinamica di guida e quella capacità di emozionare in linea con gli standard della Ferrari, che si è aggiudicata altri tre Compasso d’Oro nella storia del nostro premio: il primo assegnato alla F12berlinetta nel 2014, seguito dalla FXX K nel 2016 e dalla Monza SP1 nel 2020.”

 
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