Luca Ricci crolla in lacrime in tribunale. Resta la questione di 12mila euro – .

Luca Ricci crolla in lacrime in tribunale. Resta la questione di 12mila euro – .
Luca Ricci crolla in lacrime in tribunale. Resta la questione di 12mila euro – .

Ha parlato per circa un’ora, poi è crollato. Ha pianto a dirotto, infine si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice si è riservato la decisione sulla misura cautelare del carcere, come richiesto dal pm Maria Letizia Fucci. Entro venerdì, però, si conoscerà l’esito dell’udienza di convalida dell’arresto di Luca Ricci, l’operaio 49enne accusato di aver ucciso il padre Giuseppe e la madre Luisa Marconi nella notte tra domenica e lunedì nella loro abitazione di via Fanella a Fano.

Intorno alle 9 è arrivato al tribunale di Pesaro, difeso dall’avvocato Roberto Longhini. Dopo aver raccontato alcuni particolari – tra cui quello di essere sceso dal piano superiore, dove abitava da quando si era separato dalla moglie, per misurarsi la pressione con l’apparecchio della madre – Ricci è stato travolto dall’emozione. L’aspetto emotivo del presunto assassino è al momento uno dei più dibattuti. L’uomo, infatti, non ricorda cosa sia successo, a parte qualche flash. A quanto pare non sta ancora facendo i conti con quanto accaduto, tra lacrime e vuoti di memoria. Non si esclude la possibilità di una perizia psichiatrica.

Intanto proseguono le ricerche dei 12mila euro che i coniugi Ricci avrebbero dovuto versare lunedì mattina al nuovo proprietario della loro casa, finita all’asta lo scorso ottobre a causa dei debiti del figlio. L’immobile era stato infatti posto a garanzia di un mutuo di oltre dieci anni fa, mai rimborsato e legato ad un’attività di montaggio mobili in fallimento attraverso la quale l’operaio voleva avviare un’attività in proprio. I 12mila euro avrebbero dovuto coprire i primi due anni di affitto: il nuovo proprietario – un idraulico di Cuccurano – avrebbe infatti consentito ai due anziani di restare come inquilini, a patto di pagare i primi 24 mesi in anticipo. Lunedì mattina l’abitazione delle vittime è stata trovata letteralmente sottosopra. Di quei soldi non c’è traccia, e c’è anche da verificare che effettivamente circolassero 12mila euro di contanti. Il 49enne – che non ha altri debiti da pagare – negherebbe però categoricamente di aver eventualmente preso quei soldi. Intanto sabato alle 10, nella chiesa parrocchiale di Fano 2, si svolgeranno i funerali di Giuseppe e Luisa. Sarà presente anche mons. Andrea Andreozzi.

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